Nuova svolta per la Fimer, l’azienda produttrice di inverter con sede a Terranuova Bracciolini. Fonti autorevoli confermerebbero l’accordo tra la proprietà e Greybull/Mclaren, il fondo tornato in primo piano grazie ad un’azione autonoma famiglia lombarda dei Carzaniga che controlla il 90% dell’azienda toscana. Ma dal tribunale di Arezzo arriva la doccia fredda.
L’accordo per Fimer, che sarebbe stato stretto la notte scorsa, porterebbe all’uscita di scena della famiglia Carzaniga e all’immissione da qui a dicembre di cinquanta milioni di liquidità, di cui dieci subito come prevedeva la proposta iniziale poi scartata dal cda. La parola ora spetta ai giudici aretini. Greybull si era sempre detta disposta a rimanere in trattativa a patto di trovare soluzioni alternative. La fabbrica, occupata dai trecento lavoratori da due settimane, ha la produzione al momento praticamente azzerata e necessità di ripartire.
Il Tribunale di Arezzo si è però dichiarato incompetente a decidere circa il futuro della stessa Fimer e ha trasmesso le carte sulla richiesta di concordato al Tribunale di Milano. La decisione si legherebbe a un precedente passaggio di società tra Abb e Fimer che ha spostato la sede legale da Arezzo a Milano il 30 dicembre 2021.
Nel provvedimento i giudici aretini confermano l’esistenza del nuovo accordo tra Fimer e Greybull ma dichiarano “l’inammissibilità dell’istanza, l’improcedibilità del concordato preventivo disponendo l’estinzione del procedimento e la propria incompetenza in favore del Tribunale di Milano, sezione specializzata in materia di impresa in merito al procedimento volto alla dichiarazione d’insolvenza e dispone la trasmissione dell’ordinanza e degli atti del procedimento unitario in favore del Tribunale sopra menzionato”. I lavoratori, che stanno occupando da due settimane l’azienda, hanno manifestato tutta la loro preoccupazione e amarezza