Fine anno di tensioni nelle carceri toscane, con episodi di violenza a Prato e Lucca. A riportarlo sono le cronache cittadine di Nazione e Tirreno. Alla Dogaia nel tardo pomeriggio del 31 dicembre una decina di detenuti hanno creato disordini al primo piano della struttura.
Secondo quanto ricostruito, attorno alle 17 quando avrebbero dovuto far ritorno nelle proprie celle hanno invece iniziato a girare per il piano per “fare gli auguri di buon anno” ad altri detenuti. Di fronte al rifiuto degli agenti, si sono ribellati, con offese, botte e sputi. Per riportare la calma è stato chiesto l’intervento del nucleo investigativo regionale di Firenze e di quello interprovinciale traduzione e piantonamento di Prato.
“Ringrazio i colleghi che con prontezza e spirito di abnegazione, come sempre, sono intervenuti per riportare la calma la sera del 31 dicembre”, le parole del segretario del Sinappe Giuseppe Serio.
Nello stesso giorno a Lucca un detenuto della casa circondariale ha dato in escandescenze nella sala colloqui dove stava svolgendo un video colloquio con compagna e figlia. L’uomo avrebbe distrutto un tavolino, utilizzando poi una zampa per colpire un agente e quindi si sarebbe barricato all’interno della propria cella.
Qui, secondo quanto riferito dal sindacato Osapp avrebbe incendiato delle bombolette di gas e tentato di colpire con dei frammenti di vetro gli uomini della polizia penitenziaria che stavano cercando di portarlo fuori dopo aver messo in sicurezza i due compagni di detenzione. L’uomo è stato riportato alla calma dopo diversi minuti e accompagnato fuori dalla cella per ricevere le cure mediche. “Un altro grave evento in danno del personale – commentano ancora dal sindacato Osapp – che ha visto a referto medico tre agenti feriti”, oltre “alla devastazione di una cella”.