Firenze, sull’ex Gkn la Fiom fa sapere che “l’incontro di oggi convocato dal Ministero dal Lavoro non ha portato nessuna novità alla soluzione della vertenza. Qf continua a ribadire che lo stallo del processo di reindustrializzazione è dovuto alla mancanza di agibilità dello stabilimento, nonostante sia stata smentita dalle visite dei tecnici della Regione, e a chiedere la copertura retroattiva della cassa integrazione”.
Lo riferisce in una nota Simone Marinelli, coordinatore automotive nazionale per Fiom-Cgil sottolineando che è “urgente un confronto sul futuro dello stabilimento e sul pagamento degli stipendi”.
La Fiom chiede chiarezza anche perché “continua ad aleggiare sulla vertenza – afferma sempre Marinelli – un possibile ruolo di una società pubblica, rispetto al quale ad oggi non ci sono state comunicazioni formali”.
Nei vari incontri al Mise “tutte le parti hanno preso atto che il progetto presentato da Qf è di fatto impraticabile per responsabilità aziendale” mentre “oggi avremmo voluto discutere del futuro industriale dello stabilimento e del pagamento dei salari dei lavoratori, ragione per la quale la Fiom non ha firmato il verbale di una procedura contestata nei modi e nei contenuti”.
Per la sigla “è necessario che il confronto venga riportato al Mimit con la presenza della Regione Toscana e del Comune di Firenze, che hanno avviato attività di ricerca di nuovi soggetti industriali e di verifica dei progetti presentati al Comitato di proposta e verifica lo scorso 20 dicembre” mentre “l’accordo quadro sottoscritto al Mise il 19 gennaio, non rispettato da Qf, è l’elemento di garanzia da cui ripartire, ma vanno rimossi gli atteggiamenti messi in campo dall’azienda per drammatizzare la situazione, a partire dal mancato pagamento degli stipendi delle lavoratrici e dei lavoratori”.