“Andiamo avanti spediti verso la definitiva approvazione dei lavori entro il prossimo settembre” ha detto il proprietario della viola dopo l’incontro con il sovrintendente Pessina. Sul restyling del Franchi si pensa a un progetto a firma Fuksas.
‘Le parole rassicuranti del soprintendente Pessina e del sindaco di Bagno a Ripoli Casini mi hanno fatto piacere: adesso andiamo avanti spediti verso la definitiva approvazione dei lavori entro il prossimo settembre”. Con queste parole diffuse attraverso i canali ufficiali del club il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha voluto esprimere la soddisfazione per i contenuti e l’esito dell’incontro avvenuto oggi in Palazzo Pitti, a Firenze: al centro della discussioni i dubbi espressi dalla Soprintendenza alle Belle Arti riguardo alcuni punti del progetto del grande centro sportivo viola che sorgerà nella zona sud di Firenze, su una porzione di terreno ‘soggetta a vincoli paesaggistici’. Dubbi che avevano spazientito il patron viola già contrariato dagli stop e dai veti sulla ristrutturazione dello stadio Franchi (argomento che nell’incontro odierno non sarebbe stato affrontato). ”Sono contento che non siano stati fatti passi indietro rispetto al via di libera di massima ricevuto l’anno scorso – ha aggiunto Commisso che dagli Usa ha parlato al telefono col soprintendente – Il grande lavoro portato avanti non sarà pertanto reso inutile e in ogni caso nel progetto finale non ci saranno significativi stravolgimenti. Teniamo moltissimo alla bellezza del paesaggio di Bagno a Ripoli e ne avremo cura. Speriamo solo non vadano tutti in vacanza ad agosto” ha concluso sorridendo. La delegazione viola presente all’incontro era formata da Joe Barone e dal figlio di Commisso, Joseph. ”La Fiorentina e il suo presidente sono qui per fare un investimento di altissimo livello” ha ribadito il primo.
per quanto riguarda il Franchi, indiscrezioni di stampa, riferiscono di un incontro tra l’architetto Casamonti, il sindaco Nardella e l’archistar Fuksas, che già a dicembre aveva invitato a ripensare al Franchi come futuro stadio della Fiorentina. Commisso non avrebbe chiuso la porta