Dom 29 Dic 2024
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Firenze: 1500 in piazza contro il DPCM per la manifestazione di sinistra e sindacati di base

Il corteo da via Cavuor a via Valfonda, sede di confindustria, ha visto la partecipazione di centri sociali, spezzoni della sinistra e sindacati di base.

Facciamoci sentire: Ora Basta! Questo il claim che ha chiamato ieri in piazza a Frienze circa mille e cinquecento persone contro le politiche del Governo. “E’ Inutile fare DPCM, protocolli, ordinanze, tracciamenti e coprifuoco se nel frattempo non si è investito un euro sulla sanitĂ , la scuola e i trasporti” hanno contestato gli organizzatori: CPA, PrioritĂ  alla Scuola Cobas, Collettivo Politico di Scienze Politiche, Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos Krisis – Collettivo di Studi Umanistici e della Formazione,  Rete dei Collettivi Fiorentini

Rete Antirazzista, Rifondazione Comunista Firenze, Coordinamento fiorentino per il diritto alla salute, ACAD – Onlus (Ass. Contro gli Abusi in Divisa), Associazione Il Melograno
CUB Firenze,  Rete Antisfratto, Firenze Città Aperta, Studenti di Sinistra, Partito dei Carc
Partito Comunista Firenze, Fronte della gioventĂą Comunista, Cobas – comitati di base della scuola Firenze.
“Le cose non funzionano e andranno sempre peggio perchè senza personale, senza assunzioni, senza investimenti strutturali sul settore pubblico non saranno i discorsi alla nazione a tirarci fuori da una situazione sociale e sanitaria che diventa sempre piĂą grave giorno dopo giorno” aggiungono i manifestatnti. che accusano ” i fascio-negazionisti sono stati solo un paravento per delegittimare la critica al governo: il virus esiste eccome e per affrontarlo non serve negarlo e gridare al complotto, ma serve una visione d’insieme e complessiva oltre che un’inversione di tendenza nelle politiche di austeritĂ  e un vero sostegno economico per le migliaia di famiglie ridotte sul lastrico dalla crisi economica.
Ma questi elementi non vengono minimamente presi in considerazione da chi ci governa. L’unica ricetta che sanno proporre è la paura e la repressione, la criminalizzazione dei comportamenti individuali, colpevolizzando i giovani, chiamando coprifuochi, chiudendo i parchi e i giardini e forse tra poco anche le scuole.
Intanto migliaia di lavoratori restano senza occupazione e senza tutele oppure sono costretti a rischiare la vita sul posto di lavoro, a partire dai lavoratori della sanitĂ , tanto incensati quanto dimenticati”