Sono 60 i minori non accompagnati ad oggi accolti al Ginger Zone di Scandicci (Firenze) e circa la metà di loro ha trovato occupazione grazie alla formazione ricevuta o si è inserita nelle aziende partner dei programmi di autonomia.
Obiettivo del progetto è quello di attivare percorsi di accompagnamento al lavoro, inclusione sociale e relazionale, inclusione linguistica e culturale che abbiano come destinatari i minori stranieri non accompagnati, si spiega in una nota. Al Ginger si realizzano manifesti, adesivi, flyer e si stampano anche tessuti; un luogo di incontro sul tema dell’accoglienza e dell’inclusione per favorire il percorso di crescita e autonomia
dei minori non accompagnati che crea relazioni di reciprocità con il territorio.
“Cominciamo le attività del Ginger con l’avvio dei percorsi di autonomia linguistica, autonomia sociale e poi creando reti con le associazioni del territorio come l’Asd Cannottieri Firenze, il Centro Storico Lebowski, l’associazione Allenamente per la realizzazione di iniziative sportive e sociali – ha detto Giovanni Gravina, responsabile delle attività del Ginger Zone per Cospe -. Dalla collaborazione con la Fondazione Finanza Etica cominciano anche le iniziative imprenditoriali, ad esempio la creazione della stamperia sociale
e della ciclofficina per la riparazione delle biciclette abbandonate. Attraverso la collaborazione, inoltre, con realtà imprenditoriali del territorio, abbiamo realizzato gli
inserimenti professionali dei minori non accompagnati presso aziende locali come ad esempio Cbio firenze”.
Delle attività specifiche del Ginger parla Francesca Di Giuseppe che ne è coordinatrice responsabile “La Stamperia sociale è un progetto di inserimento socio-lavorativo di giovani stranieri non accompagnati. Un’impresa innovativa e fortemente connessa con il
territorio, che coniuga la sostenibilità economica e valenza sociale. Con la ciclofficina sociale l’obiettivo è di creare un percorso di avviamento al lavoro attraverso la formazione e la
pratica del mestiere di meccanico”.