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Mentre Firenze risulta essere l’ultima in Italia nel rapporto tra affitti brevi e cittadini, peggio addirittura di Venezia, scoppia la polemica sulla censura del murale dell’artista Nemo’s – che rappresenta appunto una città divorata dal turismo e della rendita.
Il servizio di Raffaele Palumbo.
Per completezza di informazione è corretto ricordare la norma introdotta dal Sindaco di Firenze Dario Nardella che blocca gli AirBnb nell’aria Unesco. Fatto sta che per Jfc, società specializzata nell’analisi dei fenomeni turistici, sul rapporto tra affitti brevi e residenti, Firenze è maglia nera. Lo studio fissa a 1 il livello di sostenibilità ottimale, Firenze ha un tasso di 3,81, quasi il quadruplo, poi c’è Venezia con 3,67. Solo nel Quartiere 1, le case in affitto turistico breve sono 9.284, ovvero quasi il 74% del totale di quelle presenti su tutto il territorio comunale. La notizia arriva mentre fa discutere un’opera d’arte censurata e strettamente connessa a questi fenomeni. Stiamo parlando dell’artista Nemo’s, contattato dall’architetto responsabile del progetto di ristrutturazione dei nuovi locali per le residenze d’artista del Museo del Novecento di Firenze (diretto da Sergio Risaliti).
L’edificio è di proprietà del Comune, e si trova a ridosso del Museo, in Via Palazzuolo 18. Proprio qui, all’interno dell’atrio del palazzo, è stato chiesto a Nemo’s di realizzare un murale che raccontasse la città di Firenze. L’immagine ritrae una Firenze dove Palazzo Vecchio è un registratore di cassa, la Cupola è uno spremi turisti, la case sono dei salvadanai e la ruota panoramica infine che rimanda ad una città luna park, una sorta di Paese dei balocchi dove i ricchi diventano più ricchi e i cittadini risultano essere poco graditi. L’opera è stata censurata da qualcuno più realista del re che forse dalle elezioni si aspetta qualcosa da portare a casa. Nemo’s ha respinto la censura, il disegno verrà cancellato prima della inaugurazione. Un pasticciaccio brutto che – comunque la si pensi – non giova a nessuno.