Ieri prima tavola rotonda per creare un patto antirazzista: vi hanno partecipato la giunta comunale e rappresentanti tra gli altri di UniversitĂ di Firenze, Fondazione Cr Firenze, associazioni economiche, della ComunitĂ islamica ed ebraica.
“Sono state avanzate molte proposte, anzitutto quella di far confluire tutte le idee, azioni, progetti in un unico contenitore. Da qui l’idea di creare un portale che possa collegarsi ad un logo, potrebbe essere anche ‘Firenze non odia’, che viene poi mostrato in tutti i luoghi della cittĂ , dalle vetrine delle botteghe a autobus, scuole, sedi istituzionali, mercati, luoghi di lavoro”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a conclusione della prima tavola rotonda per creare un patto antirazzista: vi hanno partecipato la giunta comunale e rappresentanti tra gli altri di UniversitĂ di Firenze, Fondazione Cr Firenze, associazioni economiche, della ComunitĂ islamica ed ebraica.
Nardella ha sottolineato l’impegno “sul fronte della scuola che è fondamentale: è proprio ai giovani delle scuole che vogliamo far scrivere il patto di cui stiamo parlando perchĂ© nasca dal basso, dalle nuove generazioni”. L’obiettivo, ha continuato, è “mettere insieme le diverse azioni che sono tutte mirate a sensibilizzare, educare i giovani e non solo al rispetto degli altri, dei valori dell’accoglienza ma anche alla propensione al dialogo, alla costruzione di una comunitĂ basata sul pluralismo culturale come è quella di Firenze”. C’è poi la proposta di introdurre “negli statuti delle organizzazioni, del mondo dello sport, della scuola dei principi ancora piĂą chiaramente rivolti al contrasto verso forme di odio, di violenza, di antisemitismo, razzismo”. Il patto, ha detto ancora il sindaco, servirĂ “a svolgere azioni concrete. Diamo ai ragazzi tutto il tempo necessario perchĂ© possano aiutarci a scrivere qualcosa di davvero originale, innovativo, importante, che possa essere anche comunicato e diffuso. Il tavolo si riunirĂ a conclusione della scrittura del patto per poterlo firmare tutti insieme”.