La crisi del settore e le strategie di ‘resistenza’: ne abbiamo parlato con MILA SALVINI, responsabile Fenagi confesercenti Firenze e provincia
La crisi delle edicole è innanzitutto lo specchio a crisi dell’editoria: negli ultimi dieci anni nel giorno medio sono state perse il 53% delle copie vendute. Il numero dei lettori negli ultimi quattro anni è calato del 18%.Come fanno queste persone a leggere il giornale? Come mai c’è questa differenza tra le vendite di quotidiani, e i quotidiani letti? Beh perché, con buona pace di quelli che si strappano i capelli e dicono che è la gratuita di internet che ha rovinato l’ editoria, si viene a scoprire da audipress che il 61.7% delle persone, non ha comprato la copia del giornale, e l’ha avuta da altri, l’ha trovata, gli è stata prestata (nel 2014 erano circa il 50%). Un fenomeno in continua crescita. Sempre più le persone non pagano quello che leggono. L’incidenza delle copie rese cresce in maniera esponenziale passando dal 25 al 35% sulla tiratura, quindi sulle copie stampate, e arrivando addirittura al 55% sulle vendite, quindi più di una copia su due viene resa.
In Toscana sono scomparse circa 400 edicole negli ultimi 10 anni. Altyre 15 ne chiuderanno tra Firenze e provincia da qui alla fine dell’anno.
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