Si aggrava la posizione di Pietro Costa, uno dei due carabinieri, poi destituiti, imputati per il caso delle due studentesse americane che a settembre scorso denunciarono di essere state violentate dai due militari.
In occasione oggi dell’udienza preliminare il pm Ornella Galeotti gli ha contestato, come già aveva fatto per Marco Camuffo, l’altro dei due carabinieri, di aver agito con violenza e non solo approfittando delle condizioni psicofisiche della vittima, a cui fu riscontrato un alto tasso alcolemico.
Sempre oggi la difesa di Marco Camuffo ha chiesto il rito abbreviato.
Per Costa l’accusa finora era stata di aver approfittato dello stato in cui si trovava la giovane.
Ma stamani l’avvocato di parte civile Gabriele Zanobini ha depositato il parere di un medico legale e di un ginecologo che certificano lesioni incompatibili con l’accondiscendenza della studentessa.
Il gup Fabio Frangini ha poi ammesso la costituzione di parte civile delle due ragazze, dei genitori di una delle due studentesse e del Comune di Firenze.
Il giudice ha fissato quindi un’udienza il 19 luglio per affidare una perizia sulle intercettazioni mentre l’udienza preliminare vera e propria riprenderà l’11 ottobre.