Il sindaco Nardella: “rinnovo il mio appello all’azienda Ataf: non può avere un atteggiamento di sordità verso le proposte dei lavoratori e le richieste dell’amministrazione comunale”
Sciopero Ataf per 24 ore sabato 16 dicembre. Lo ha proclamato la rsu dell’azienda del trasporto pubblico, dopo quello domenicale già tenuto il 3 dicembre. “Siamo costretti a scioperare nuovamente a distanza di pochi giorni, perché da parte aziendale ancora non sono arrivate rassicurazioni certe per i punti di conflitto sollevati dai lavoratori, comprendenti tra l’altro la garanzia dei livelli occupazionali, la sicurezza a bordo, le condizioni di lavoro, i pagamenti degli straordinari, i tempi di percorrenza adeguati – spiega Michele Lulurgas, componente rsu e iscritto Cgil -. Troppo poco è stato fatto dall’azienda, e tutto questo si somma alle altre incertezze sul futuro e ai problemi della mobilità cittadina. Dispiace che in tutto questo a rimetterci siano i cittadini oltre ai lavoratori, ma anche stavolta, ricordando che il sacrificio è anche per i lavoratori che rinunciano al proprio salario, abbiamo scelto di scioperare di sabato, dopo lo scorso sciopero di domenica, appositamente per limitare i disagi a studenti e lavoratori”.
Rinnovo il mio appello all’azienda Ataf: non può avere un atteggiamento di sordità verso le proposte dei lavoratori e le richieste dell’amministrazione comunale. L’Ataf è un’azienda privata, ma noi abbiamo il dovere di dire la nostra e non si può consentire un secondo sciopero in una fase come quella del Natale, con i cantieri aperti, con i cittadini che avranno disagi. Quindi, l’azienda faccia un passo in avanti”. Così il sindaco di Firenze Dario Nardella ha commentato oggi a margine di una iniziativa la proclamazione di un nuovo sciopero per il 16 di dicembre. “Noi la nostra parte l’abbiamo fatta, abbiamo garantito 4 milioni di euro per il prossimo anno e quelli a venire per recuperare un milione e mezzo di chilometri fatti dagli autobus su tutta la città – ha aggiunto – e questa era la richiesta che ci veniva sia dai lavoratori che dall’azienda. Ora l’azienda Ataf faccia la sua parte”.