Quello di riaprire il passaggio sotterraneo sotto l’Arno, in grado di collegare la Torre della Zecca con la Torre di San Niccolò, è un progetto volto a “riportare questi spazi ai fiorentini e ai turisti”. L’investimento si dovrebbe aggirare attorno ai 3-5 milioni di euro
Il progetto premetterebbe di rendere accessibile il percorso sotterraneo sotto l’Arno, garantendo un passaggio diretto tra le due sponde e collegando la Torre della Zecca e la Torre di San Niccolò.
È l’idea a cui stanno lavorando il Comune di Firenze e la Regione Toscana con un stima di spesa, come ha dichiarato il presidente della Regione Eugenio Giani, “dai 3 ai 5 milioni”. Oggi è stato effettuato nell’area un sopralluogo: “Il nostro obiettivo è riportare questi spazi ai fiorentini e ai turisti” ha spiegato Giani.
Intorno al progetto si lega quella che il presidente ha definito ‘suggestione Oltrarno’: nota, infatti, che “al lungarno della Zecca fermano i torpedoni che lasciano i turisti: se noi creiamo questo percorso sotto l’Arno tanti turisti, anziché andare verso il centro ‘puro’ della città, possono andare in Oltrarno”.
C’è, inoltre, da considerare il fatto che la riapertura del passaggio sotterraneo gioverebbe in maniera sensibile all’estetica della città di Firenze: uscendo, infatti, dal tunnel, continua Giani, “troviamo la bellezza della porta San Niccolò, dove c’è un affaccio bellissimo del ponte Vecchio. E da San Niccolò si può arrivare proprio in Oltrarno”.
Ciò che sembrava poter mettere a repentaglio la fattibilità del progetto, cioè le condizioni in cui il passaggio vige, è già passato al vaglio di un non approfondito sopralluogo, conclusosi in ogni caso con confortanti riscontri: “dai primi studi fatti, infatti, la struttura è integra”.
Gli stessi Giani e Nardella, con un piccolo gommone, si sono recati nel tunnel, lato Torre della Zecca, per verificare le condizioni attuali. Giani ha rivelato come è nata questa idea: “Un giorno eravamo col sindaco Nardella a parlare del restauro del museo Casa Siviero, e lì ho pensato che con un tunnel tutti andrebbero subito a vedere quel luogo”.
Il sindaco di Firenze, continua il presidente, ha, dunque, risposto che le due torri “sono collegate da questo tunnel suggestivo, che a noi piacerebbe aprire. Sarebbe un vero e proprio percorso tra le due sponde dell’Arno, in modo anche da cambiare i flussi turistici cittadini. E sarebbe un percorso da mostrare alle scuole”.
Nardella e Giani si dicono, quindi, “pronti a fare un piano economico per il restauro. Sarebbe qualcosa di straordinario, forse anche comparabile al percorso aereo del Corridoio Vasariano. Dall’altro lato del centro c’è il percorso aereo che attraversa l’Arno, da questa parte c’è il percorso sotterraneo che fa esattamente la stessa cosa”.