Lun 23 Dic 2024
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ToscanaCronacaFirenze, clochard morto in strada: ipotesi ipotermia

Firenze, clochard morto in strada: ipotesi ipotermia

Un senzatetto di 49 anni è stato trovato morto ieri sera a Firenze, intorno alle 23.30 in via Santa Caterina d’Alessandria, a ridosso del centro storico.

Tra le possibili cause del decesso, quella ritenuta più probabile, sarebbe l’ipotermia. Il magistrato di turno Beatrice Giunti ha disposto l’esame esterno sul corpo. Secondo quanto emerso, l’uomo, sarebbe stato notato accasciato a terra da un passante, che ha avvisato il 118.

Vani tutti i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari. Sul posto è intervenuta anche la polizia. Il corpo del 49enne non presenterebbe segni di violenza.

Nella notte le temperature sono scese sotto lo zero.

Secondo quanto appreso, l’uomo, Dumitru Panait, è stato trovato accasciato su una panchina in muratura alla base dell’edificio che ospita l’Agenzia delle Entrate a Firenze. Un punto dove diversi clochard sono soliti trascorrere la notte e facilmente osservabile da pedoni e automobilisti di passaggio in direzione della stazione di Santa Maria Novella.

Il 49enne, incensurato, è stato identificato grazie a una carta d’identità romena. Con sé aveva anche del denaro. Da un primo esame il decesso, si apprende ancora, sarebbe stato provocato da arresto cardiaco dovuto a ipotermia.

Il Comune di Firenze esprime cordoglio per la morte di Dumitru Panait, trovato senza vita in via Santa Caterina d’Alessandria. L’uomo, specifica Palazzo Vecchio, non era residente a Firenze. Inoltre, sempre secondo il Comune, non risulta che qualcuno avesse segnalato una particolare condizione di Panait, né risulta che si fosse rivolto al Comune per un pasto caldo o per dormire. I servizi sociali, si conclude da Palazzo Vecchio, non lo conoscevano e si sta cercando di ricostruire la dinamica della morte.

Aveva con sé 2.700 euro, forse i risparmi accumulati attraverso anni di questua in strada. Non è escluso che il 49enne, che non era conosciuto i servizi sociali del Comune né si era rivolto alle strutture per l’emergenza freddo, fosse arrivato da poco in città. Senza un lavoro né un tetto, era finito a dormire sulle panchine di via Santa Caterina d’Alessandria, insieme ad altri homeless. Anche la scorsa notte, nonostante il trambusto provocato dai soccorsi e il viavai di soccorritori e polizia, qualcuno ha deciso di dormire nello stesso posto dove lui è morto, facendosi spazio dopo la rimozione del cadavere. Lo testimoniano i cartoni piazzati sulla pietra e usati per proteggersi dal freddo, ancora presenti nella tarda mattinata di ieri, e alcune bottiglie di alcolici abbandonate poco lontano.