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Firenze: Consiglio approva Piano operativo, Italia Viva opta per non voto

Piano operativo

Foto Controradio

“Il Piano ha una visione, spinge sul cambiamento e la trasformazione della città, è un piano che è per l’inclusione, punta su nuovi alloggi per famiglie, lavoratori, studenti” ha dichiarato il sindaco Dario Nardella

Il Consiglio Comunale di Firenze ha approvato il Piano operativo  – la carta d’identità dal punto di vista urbanistico e strategico per i prossimi anni – è stato approvato dal Consiglio comunale dopo una maratona di tre giorni.

Alla fine in 19 hanno votato favorevolmente ovvero i consiglieri del Pd, della Lista Nardella e la consigliera del gruppo misto Michela Monaco. Contrario tutto il centrodestra – FdI, Lega e Fi- , i consiglieri di gruppo Centro, quelli di Firenze Democratica – tre ex Pd che sono usciti oggi dalla maggioranza -, M5s, Sinistra Progetto Comune. Le due consigliere di Italia Viva, che nel dibattito in aula avevano mosso rilievi, hanno alla fine optato per il cosiddetto ‘non voto’ mentre il consigliere del gruppo misto Andrea Asciuti si è astenuto.

Il Piano, dice il sindaco Dario Nardella “punta sul verde, sulle infrastrutture che devono essere completate. Oggi direi che è una giornata storica, sono felicissimo perché mai nessuno era riuscito a realizzare un obiettivo così, approvare il Poc entro la fine del proprio mandato. Non è un successo mio, ma di tutti, lo condivido con tutta la maggioranza che ha votato per il Piano”.

“Oggi – prosegue Nardella – abbiamo dimostrato di essere responsabili e coerenti. Sono orgoglioso di questo risultato, abbiamo tenuto fede agli impegni. Il valore della coerenza e della responsabilità per i cittadini valgono più di ogni altra cosa”.

Sull’uscita dalla maggioranza di Firenze Democratica, ha spiegato Nardella, “non mi pare che sia una sorpresa, a giudicare dalle premesse. Ognuno si prende le proprie responsabilità di fronte ai cittadini. Per quanto ci riguarda, l’odio e il livore non ci appartiene, guardiamo con sorriso e speranza al futuro perché oggi è una grande città”. Sui rapporti con Iv “la politica è il terreno su cui si costruisce dialogo e futuro. Devo dire che l’astensione di Iv è stato un elemento politicamente significativo per quanto riguarda l’esito finale di questo Piano”.

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