Un’ora di sciopero legato all’emergenza coronavirus oggi nello stabilimento Gkn di Campi Bisenzio (Firenze). Gli “operai non sono carne da macello”.
“A due metri di distanza ma sciopero – si legge in un post sulla pagina Facebook del collettivo di fabbrica dei lavoratori, che produce componenti per le auto, Gkn – Gli operai non sono carne da macello. Fermare i settori produttivi non essenziali. Soldi per gli ammortizzatori, blocco dei licenziamenti. Anche noi vogliamo restare a casa”.
“Nel resto della provincia di Firenze e nella Toscana la situazione è tranquilla – ha spiegato il segretario generale della Fiom fiorentina Daniele Calosi – soprattutto nelle realtà più grandi. Il problema è per le aziende più piccole dove mantenere gli standard di sicurezza non è facile”.
Per Calosi, “il decreto è chiaro: si va a lavorare purché si rispetti le condizioni di sicurezza stabilite dal decreto stesso. Le condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro sono in carico al datore di lavoro, questo da sempre, fin da prima del coronavirus. E’ assolutamente necessario, prima di tutto, mettere i lavoratori nelle condizioni di sicurezza per affrontare il coronavirus”, “fornendogli i dispositivi di protezione individuali, garantendo loro il rispetto delle distanze di sicurezza.”
“Qualora ciò non fosse possibile – conclude il segretario Fiom – non è accettabile che a pagare siano i lavoratori: in attesa degli ammortizzatori sociali, le imprese garantiscano la tutela del salario. La salute di chi lavora prima di tutto”.