Il corteo si snoderà il 30 settembre da dalle Piagge allo scalo Vespucci di Peretola per dire no al nuovo aeroporto di Firenze e sì alla proposta del Parco agro-ecologico della Piana, per combattere l’inquinamento dell’area più antropizzata della regione e tutelare la salute e l’ambiente, rilanciando una visione nuova della Città metropolitana.
La manifestazione è stata promossa dal movimento Basta aeroporti in città, con concentramento alle 14 in piazza Ilaria Alpi/Miran Hrovatin. Trenta le associazioni fiorentine e della Piana – Vas Onlus, Comitato Sorvolati Brozzi-Peretola- Quaracchi, Fridays for the future Prato e Firenze -, che parteciperanno al corteo con Legambiente Toscana, rilanciando l’invito anche ai sindaci e istituzioni della Piana. Ci sarà anche il Collettivo di fabbrica ex-Gkn che arriverà con un corteo di bici.
La manifestazione, spiega una nota, “mira a ridurre drasticamente i voli dell’attuale aeroporto di Peretola, imponendo il rispetto delle attuali prescrizioni che gravano su di esso, fermare ogni ipotesi di un nuovo aeroporto, visto che il nuovo Masterplan 2035 è identico al precedente proposto da Toscana Aeroporti e bocciato nel 2020 dalla giustizia amministrativa, tutelare il reddito dei lavoratori e lavoratrici aeroportuali, iniziando ad immaginare una riconversione delle loro posizioni nel trasporto pubblico locale, in particolare su quello su rotaia.
Da qui nascono le proposte legate alla mobilità sostenibile tra cui potenziare i collegamenti con l’aeroporto di Pisa, di cui si chiede una drastica riduzione delle servitù militari e unire le rivendicazioni dei sorvolati di oggi (a Quaracchi, a Petriolo, a Peretola, a Brozzi) a quelle dei potenziali sorvolati di domani (a Capalle, a Campi, a Prato), risanare e bonificare dal punto di vista ambientale e sanitario le aree della Piana, compromesse da decenni di sviluppo iniquo e insostenibile. Tutte queste idee convergono nella realizzazione del Parco Agricolo della Piana, come da vigente Piano d’indirizzo territoriale, con valenza di Piano paesaggistico della Regione. “Coltiviamo la speranza d’invertire la rotta, riparando, risarcendo, riqualificando l’area più antropizzata e inquinata della regione”, afferma Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana.