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Ven 25 Apr 2025
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ToscanaCronaca🎧 Firenze, crollo cantiere Via Mariti, emesse tre misure cautelari

🎧 Firenze, crollo cantiere Via Mariti, emesse tre misure cautelari

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🎧 Firenze, crollo cantiere Via Mariti, emesse tre misure cautelari
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Crollo nel cantiere Esselunga di Via Mariti a Firenze: il gip emette tre misure cautelari. Finisce ai domiciliari l’ex amministratore dell’azienda incaricata di realizzare la trave che, cedendo, causò la morte di cinque operai.

Una catena di responsabilità, è quella che sta ricostruendo il gip del tribunale di Firenze, Antonella Zatini, che passato un anno dal tragico crollo nel cantiere di Via Mariti, costato la vita a cinque operai, ha emesso tre misure cautelari: i domiciliari per Alfonso D’Eugenio, ex amministratore della Rdb Ita, già dimissionario, e l’interdizione dalla professione per gli ingegneri Carlo Melchiorre e Marco Passaleva per pericolo di reiterazione del reato. Quello ipotizzato per tutti e tre è di omicidio colposo e lesioni colpose, sebbene su Melchiorre e Passaleva gravi anche quello per crollo di costruzioni in concorso.

A provocare il disastro, spiega il procuratore Filippo Spiezia, sarebbe stato l’errore di progettazione di una trave realizzata da Rdb. In particolare, la falla avrebbe interessato la trave relativa al secondo impalcato dell’edificio in costruzione presso il cantiere: sarebbero stati calcolati in modo erroneo i carichi e inserita nel relativo progetto un’armatura non in grado di sostenerli. Imperfezioni che pesano molto di più rispetto a quelle dichiarate da D’Eugenio in sede di interrogatorio, che parla di difetti solo estetici o geometrici, mai strutturali.

E ci sarebbe di più, come il tentativo da parte dell’ex amministratore di Rdb Ita, di inquinare le prove, così emerge dalle testimonianze di alcuni dipendenti vittime di ritorsioni e minacce. E’ sempre d’Eugenio a invocare il pressing dovuto ai riardi nelle lavorazioni del cantiere, una fretta riconosciuta anche da Melchiorre, accusato dal primo di operare senza curarsi di commettere scorrettezze. Macrosocopiche superficialità di cui ora si chiede conto.