Per tutelare sagrato e facciate della basilica di Santo Spirito, il piano prevede l’inserimento di elementi di arredo in appoggio al piano del sagrato, collegati tra loro da una cordonatura: il progetto ha avuto l’autorizzazione della Soprintendenza.
La ‘protezione’ del sagrato della basilica di Santo Spirito a Firenze con l’installazione di una cordonatura che lo separa dalla sottostante scalinata. L’installazione di dissuasori su via de’ Coverelli. L’implementazione del sistema di videosorveglianza su via del Presto di San Martino, grazie a quattro nuove telecamere giĂ in funzione. Sono gli elementi principali del piano per tutelare la Basilica di Santo Spirito e la zona circostante contenuti della delibera presentata dal vicesindaco Alessia Bettini, che ha avuto via libera dalla giunta comunale di Palazzo Vecchio. Per tutelare sagrato e facciate della basilica, il piano prevede l’inserimento di elementi di arredo in appoggio al piano del sagrato, collegati tra loro da una cordonatura: il progetto ha avuto l’autorizzazione della Soprintendenza.
“Un impegno preso con i cittadini – ha detto Bettini – che stiamo portando avanti, con l’obiettivo di tutelare la piazza e l’area circostante la Basilica di Santo Spirito”. Un altro aspetto riguarda l’ulteriore implementazione del sistema di videosorveglianza cittadina. Sono giĂ state installate e in funzione quattro nuove telecamere con elevata risoluzione, tre su via del Presto di San Martino e una angolo via Michelozzi, che garantiscono l’intera copertura visiva del sagrato laterale. “Con l’installazione e l’accensione di queste quattro nuove telecamere di videosorveglianza, giĂ in funzione – ha spiegato l’assessore alla sicurezza urbana Benedetta Albanese – vogliamo potenziare il controllo in una zona sensibile come l’area di Santo Spirito, in particolare su via Presto di San Martino e su via Michelozzi”.
L’amministrazione, spiega una nota di Palazzo Vecchio, “è al lavoro anche sull’organizzazione di attivitĂ culturali idonee ad orientare i cittadini, soprattutto quelli piĂą giovani, verso una diversa e piĂą sostenibile fruizione dello spazio pubblico”.