Firenze – Il progetto prevede di realizzare uno spazio polifunzionale dotato di sette camere con servizi, cucina e spazio living condivisi, e un laboratorio. Il cantiere terminerĂ a febbraio.
Sette residenze per artisti con locali condivisi e laboratorio-atelier nel cuore di Firenze, a pochi passi da Santa Maria Novella e collegate al museo Novecento. Un’area, sul modello della Cittadella internazionale delle arti a Parigi, dove i giovani creativi potranno vivere, ideare e scambiare esperienze a stretto contatto con la cittĂ . Le residenze saranno realizzate in via Palazzuolo, sul retro del museo, per un costo di 900mila euro, e si inseriscono nel progetto di rigenerazione e rilancio della zona. Come riporta una nota di Palazzo Vecchio la progettazione dei lavori è del Servizio belle arti del Comune e l’esecuzione è affidata a Cooperativa archeologia: il cantiere terminerĂ a febbraio.
Grazie all’ampia corte tergale il laboratorio sarĂ collegato all’adiacente museo e in questo modo i visitatori potranno vedere il lavoro svolto dagli artisti. “Prima della pandemia ho avuto occasione di visitare a Parigi la cittadella delle arti – ha sottolineato il sindaco Dario Nardella -. Una sorta di ‘condominio’ di oltre 300 residenze dove passano ogni anno oltre 1000 artisti di tutte le discipline e di 90 paesi coinvolti nel mondo. Si tratta della piĂą grande residenza per artisti nel mondo, con un programma culturale anche rivolto all’esterno. Un progetto davvero affascinante che ora ricreiamo in forma piĂą ridotta anche a Firenze. E nostra intenzione è quella di ospitare anche artisti che usano i nuovi linguaggi digitali attraverso crypto art e Nft. SarĂ il primo caso in Italia e tra i primi in Europa”.
“Grazie a queste residenze continua il progetto di rigenerazione urbana di via Palazzuolo – ha aggiunto Nardella -. La zona non sarĂ piĂą associata a fenomeni di degrado ma rinascerĂ completamente con progetti legati alla cultura”. Il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti ha evidenziato il rapporto “tra un viaggio nell’arte dal medioevo” fino “alle sperimentazioni dei giovani artisti contemporanei”.