Site icon www.controradio.it

Firenze, droni per la tutela del patrimonio storico-artistico

Innovativo progetto della Prefettura di Firenze con i Vigili del Fuoco: uso dei droni per il controllo preventivo del patrimonio storico-artistico. L’iniziativa è stato presentata al Salone Internazionale del Restauro dei Musei che si è tenuto a Ferrara.

La Prefettura di Firenze ha sperimentato, insieme ai Vigili del Fuoco, l’uso di un drone per monitorare lo stato dei monumenti che appartengono al Fec, il Fondo Edifici di Culto di proprietà del Ministero dell’Interno. Per la prima volta sul territorio nazionale, tale dispositivo mobile è stato impiegato in un’azione preventiva di controllo del patrimonio storico-artistico, mentre finora è stato usato esclusivamente nelle operazioni di soccorso che seguono gli eventi calamitosi.

Il drone si è rivelato un elemento strategico per verificare la stabilità e le condizioni di sicurezza dei beni controllati (soprattutto delle parti di difficile accesso diretto come coperture, campanili e guglie) e rappresenta, quindi, un valore aggiunto nella tutela del patrimonio storico-artistico e nella salvaguardia della pubblica incolumità.

Per la sua portata innovativa, il progetto è stato presentato dalla Prefettura e dalla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e per le province di Pistoia e Prato al “Salone Internazionale del Restauro dei Musei e delle Imprese Culturali” che si è tenuto a Ferrara dal 18 al 20 settembre scorsi.

L’iniziativa della Prefettura è stato possibile grazie alla collaborazione del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco che ha utilizzato un drone di circa 700 grammi, pilotato dal Nucleo SAPR –  Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto della Toscana, coordinato dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Durante le operazioni di sorvolo dei beni del Fec, il drone ha raccolto una grande quantità di immagini ad alta definizione, che saranno utili per la digitalizzazione del patrimonio artistico, per la gestione informatizzata dei piani di manutenzione e per la programmazione di interventi conservativi. Inoltre, il dispositivo ha individuato alcune situazioni precarie su paramenti lapidei, rivestimenti, elementi aggettanti e apparati scultorei, che richiedevano interventi immediati, subito realizzati con l’impiego di cestelli telescopici.

Nell’area metropolitana fiorentina appartengono al FEC le basiliche di Santa Croce, di Santa Maria Novella, della Santissima Annunziata, di Santo Spirito, le chiese del Carmine, della Santa Maria Maddalena dei Pazzi, di San Marco, di San Paolino ed i complessi monumentali di Montesenario e Vallombrosa.

Exit mobile version