Lo ha annunciato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, che oggi ha partecipato al 23/o Meeting dei diritti umani, quest’anno dedicato al tema dell’ambiente. “Nostro obiettivo- ha aggiunto- è una Toscana che raggiunga la neutralitĂ tra le emissioni e l’assorbimento di emissioni entro il 2030”
Nella Piana fiorentina entro l’estate saranno messe a dimora 11.500 piante, in grado di assorbire circa 270 tonnellate all’anno di CO2. Lo ha annunciato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, che oggi ha partecipato al 23/o Meeting dei diritti umani, quest’anno dedicato al tema dell’ambiente. La Regione spiega che con tale piantumazione partirĂ il progetto ‘Parco della Piana’, che ad oggi vede giĂ 1500 arbusti presenti. “Il contributo della Toscana a frenare la crescita della temperatura del pianeta parte anche da qua”, ha spiegato Rossi, osservando come, “poichĂ© parliamo di bilancio emissivo formato da un lato dalla riduzione delle emissioni e dall’altro del maggior incremento di assorbimento della CO2, vogliamo impegnarci per prima cosa con un programma di piantumazioni da realizzare nelle cittĂ come ‘filtri’ in grado di assorbire la CO2 emessa”.
“Il primo diritto e il primo dovere dell’uomo è che siano conservate sul pianeta Terra le condizioni di sopravvivenza della specie umana: questa è la grande questione che oggi si pone” ha sottolineato Rossi.
“Come Regione Toscana – ha ricordato – noi abbiamo pronto il documento che ormai presenteremo dopo la pausa natalizia, delle festivitĂ , e che è un piano d’azione per una Toscana Carbon neutral entro il 2030: l’obiettivo è quello di ridurre le emissioni. Vogliamo ad esempio lavorare sul terreno del risparmio energetico, vogliamo lavorare sull’economia circolare in modo che i rifiuti diventino materia seconda, vogliamo lavorare sulla mobilitĂ dolce, vogliamo lavorare sulla geotermia”.
La Toscana, ha sottolineato il governatore, “è una regione che può darsi ragionevolmente, misurando i passi avanti che verranno fatti, l’obiettivo di una Toscana che raggiunga la neutralitĂ tra le emissioni e l’assorbimento di emissioni entro il 2030, cosa che è importante per combattere i cambiamenti climatici e far sì che gli uomini possano avere una prospettiva serena per il loro futuro”.