La squadra mobile di Firenze ha eseguito un fermo  negli sviluppi di un’indagine  per una clamorosa rapina da 300mila euro di bottino fatta la mattina del 16 dicembre scorso in una gioielleria in pieno centro, in via Por Santa Maria, tra Ponte Vecchio e piazza della Signoria.
Un fermo con tre complici ancora da trovare. E’ questo al momento l’esito delle indagini della Squadra Mobile di Firenze per la rapina avvenuta in una gioielleria  la mattina del 18 dicembre scorso.
Nei giorni scorsi il gip ha convalidato il fermo di un albanese 26enne accusato di rapina aggravata in concorso con tre complici, al momento ignoti. L’episodio è avvenuto alle 10,30 quando tre banditi, con il volto parzialmente coperto, fecero irruzione nell’oreficeria nel  pieno centro di Firenze  in via Por Santa Maria, tra Ponte Vecchio e piazza della Signoria
Uno oltrepassò il bancone e immobilizzò il dipendente del negozio – il quale non riportò lesioni – mentre gli altri due avrebbero razziato le vetrine rapinando gioielli e preziosi per un valore stimato di circa 300mila euro.
I tre fuggirono, ma la squadra mobile di Firenze con le indagini ha rilevato, a poca distanza dall’attivitĂ , un quarto presunto complice, al quale, gli esecutori della rapina, avrebbero consegnato la refurtiva un attimo prima di scappare per le vie del centro storico. Questa persona avrebbe fatto da ‘palo’, preso il bottino e poi si sarebbe allontanato con una bicicletta a noleggio. Elementi che hanno permesso di individuarlo e anche di perquisirlo con un decreto della procura, quindi è scattato il fermo, come indiziato di delitto, per il pericolo di fuga.
Nelle perquisizioni al 26enne sono stati trovati oltre 40mila euro in contanti che, secondo gli investigatori, potrebbero essere il corrispettivo della refurtiva ricettata. C’è, nelle prassi criminali, una netta sproporzione fra il valore commerciale del bottino rubato e quello della ricettazione.