Il flash mob “Agenda delle Stabilizzazioni” è stato organizzato da Precari Uniti CNR per chiedere che sia rispettato l’impegno di assunzione a tempo indeterminato del personale.
Oggi, Giovedì 7 marzo, si è svolto il flash mob “Agenda delle Stabilizzazioni” presso l’Area di Ricerca CNR di Firenze, al Polo Scientifico di Sesto Fiorentino. Tale flash mob si è svolto in contemporanea ad altre Sedi del CNR di tutta Italia, tra cui la Sede Centrale di Roma, le Aree di Ricerca di Milano, Napoli, Lecce, Bologna, Cagliari, Sassari, Capo Granitola (Trapani), Genova, Catania, Messina.
“Lo scopo dei flash mob di oggi è ricordare al nostro Ente che ogni giorno scadono i contratti degli aventi diritto alla stabilizzazione secondo la Legge Madia – scrivono in un comunicato i Precari Uniti CNR -, anche se il Presidente Inguscio ha in più occasioni assicurato che tutti i precari stabilizzabili non avrebbero perso lo stipendio.”
“A seguito della Legge Madia – continua il comunicato – hanno acquisito il diritto ad essere stabilizzati 2200 lavoratori precari del CNR; a dicembre 2018 sono stati assunti una prima parte di essi, circa 1200 precari. Rimangono ancora 1000 precari con diritto alla stabilizzazione da Legge Madia, ancora in attesa di un lavoro stabile dal punto di vista giuridico che in pratica svolge da tanti anni (si parla infatti di precariato storico dell’Ente).
Presso il CNR di Firenze abbiamo ancora 42 precari storici stabilizzabili.”
Durante l’ultimo Consiglio di Amministrazione del CNR avvenuto il 26 Febbraio 2019 alla presenza di un presidio di 400 Precari Uniti, delle sigle sindacali e degli onorevoli Melicchio, Bella e Pastorino, il Presidente Inguscio, intervenuto al presidio, si sarebbe impegnato a far approvare il PTA con la programmazione dell’entrata in servizio a tempo indeterminato degli aventi diritto alla stabilizzazione, utilizzando tutti i 34,5 milioni di euro vincolati all’obiettivo. Entro i primi mesi del 2020 il processo di stabilizzazione dovrebbe esser completo.
I PU chiedono, quindi, che vengano rispettati gli impegni presi dal Cda “trasformando le parole in fatti” con l’assunzione di tutto il personale avente diritto alla stabilizzazione.