Dalla Svezia aveva percepito che la sorella di 58 anni, a Firenze, era in uno stato di sofferenza e così ha deciso di rientrare per controllare meglio la situazione.
Così un uomo di 66 anni, il fratello, ha stroncato un caso di maltrattamenti e circonvenzione di persona incapace dove vittima era proprio la familiare. Denunciato dai carabinieri di Firenze per questo un italiano di 52 anni.
La vicenda è partita come la segnalazione di una lite tra due uomini, in una casa di via Boito, a Firenze, dove il 112 ha mandato una pattuglia. Ma dietro la discussione si nascondeva una storia molto più articolata. Il 66enne, italiano, residente in Svezia, ha scoperto che nella casa della sorella, con problemi psichiatrici, si era stabilito un estraneo, un 52enne che, approfittando dello stato di inferiorità psichica della donna, l’aveva indotta ad ospitarlo ed interrompere i rapporti con i propri familiari, nonché a garantirgli delle periodiche dazioni di denaro.
Dal racconto della donna è emerso che la loro relazione era nata il maggio scorso dopo essersi conosciuti in una chat. Dopo un appuntamento per incontrarsi, fissato dalla 58enne allo scopo di aprire una relazione d’amore, l’uomo aveva evidenziato le sue intenzioni, cioè trovare una sistemazione dove vivere. Così sono partite continue minacce alla donna, che il 52enne terrorizzava al punto da farle temere per la vita. La 58enne addirittura gli consegnava parte della pensione e gli si era di fatto sottomessa. Anche i rapporti coi familiari della donna si erano rarefatti e venivano controllati dall’estraneo che pretendeva di ascoltare in viva voce le telefonate. Il 52enne ha fatto anche in modo di revocare la nomina della propria amministratrice di sostegno, per appropriarsi di una eredità di qualche migliaio di euro, che aveva nel mirino.
Ora, grazie alla scoperta del fratello, il 52enne è stato allontanato di urgenza dalla casa e denunciato a piede libero per maltrattamenti, circonvenzione di persona incapace e minacce, e anche di oltraggio a pubblico ufficiale perché ha ingiuriato i carabinieri durante le operazioni di verbalizzazione e di fotosegnalamento in caserma.