Mar 24 Dic 2024
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ToscanaAmbienteFirenze, Fratoianni su aeroporto: ridiscutere scelte

Firenze, Fratoianni su aeroporto: ridiscutere scelte

Nell’ interrogazione ai ministri dell’Ambiente e dell’Infrastrutture, e al presidente del consiglio, il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ha chiesto spiegazioni sul potenziamento dell’ aeroporto Vespucci di Firenze.

“Di fronte alla contrarietĂ  di ben 7 amministrazioni comunali, rappresentative di quasi 400mila cittadini”, chiede il segretario, “il governo intende o no aprire un tavolo politico-istituzionale per ridiscutere le scelte compiute?”, e se non ritiene di “dover rivedere i finanziamenti annunciati dal Cipe nello scorso gennaio per oltre 330 milioni di euro previsti nel Masterplan 2029”.
Fratoianni chiede anche per quale motivo nell’Osservatorio ambientale, “nonostante le prescrizioni lo richiedessero, i comuni su cui insisterĂ  l’opera non sono stati rappresentati” e di sapere “se l’esecutivo è in grado di stabilire e di rendere finalmente noto quanto ammonterĂ  il costo totale dell’opera. E contestualmente rendere noto quanto ammonterĂ  il finanziamento privato dell’opera”.
Il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, aveva sintetizzato in precedenza la posizione dei Comuni della Piana che hanno deciso di rivolgersi al Tar per bloccare l’ampliamento dell’aeroporto di Firenze: “Diciamo no alle cose fatte male, che hanno un impatto ambientale sbagliato sul nostro territorio e che delineano un modello di sviluppo che non vogliamo”.

Complessivamente sono quattro i ricorsi alla giustizia amministrativa, presentati o in corso di deposito, da parte dei Comuni di Prato, Sesto, Campi Bisenzio, Calenzano, Carmignano, Poggio a Caiano, Signa (quest’ultimi hanno promosso insieme un’unico ricorso). “In questa vicenda si configura un conflitto istituzionale contro un’opera nel quale noi rappresentiamo con i nostri ricorsi oltre 400mila persone. E’ forse l’unico caso in Italia di questa portata”, ha osservato Falchi. Il quale ha poi sottolineato come con il decreto di Via che dà il via libera alla realizzazione dell’infrastruttura “vengono rimandati a momenti successivi svariati approfondimenti tecnici, sui rischi ambientali e sanitari, che noi vogliamo vengano fatti prima. Siamo convinti che su questo il giudice amministrativo riconoscerà le nostre ragioni”.