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Firenze: giunta vara bilancio 2018. Non ci saranno aumenti tasse

Previsti 11 milioni di euro in più per il trasporto pubblico locale, 3 milioni in più su viabilità, 1,6 milioni in più sugli anziani, 1,2 sugli asili nido

“Nessun aumento di imposte, canoni, tasse e tariffe ai fiorentini, conferma di tutti gli sgravi fiscali già adottati e di quelli già previsti, conferma di tutti gli investimenti programmati e maggiori risorse destinate ai servizi. E’ quanto prevede il Dup e il bilancio finanziario 2018-2020” lo ha detto  l’assessore al bilancio del comune di Firenze Lorenzo Perra. “Oggi la giunta licenzia il bilancio di previsione che andrà in consiglio entro il 31 dicembre – ha aggiunto Perra – . Fra i primi in Italia il Comune di Firenze, prima dell’approvazione della legge di bilancio dello Stato, si mette nella condizione di avere conti e previsioni di spesa e di entrata pronti per il 2018”. Per quanto riguarda la spesa corrente sono previsti 11 milioni di euro in più per il trasporto pubblico locale, 3 milioni in più su viabilità, 1,6 milioni in più sugli anziani, 1,2 sugli asili nido. “Questo è molto importante – ha aggiunto Perra – perché questa amministrazione si è caratterizzata per aver tolto alcune  tasse o imposte come l’addizionale Irpef sui redditi e aver introdotto una serie di agevolazioni che vengono tutte confermate”. Fra queste ci sono le agevolazioni sull’Imu e sulla Cosap. La Cosap non solo resta invariata ma anzi a gennaio scattano le nuove agevolazioni previste per le edicole (con una riduzione del 30% rispetto al 2017 e del 70% nel 2019) e quelle che estendono l’esclusione dal suo pagamento agli artisti di strada posizionati fuori dall’area Unesco.
Il piano degli investimenti prevede invece per il 2018 oltre 422 milioni di euro di spesa. Dei 422 milioni ben 20 saranno destinati all’edilizia scolastica, 13 milioni per i beni culturali, 4 milioni per gli impianti sportivi, 12,5 milioni in investimenti di edilizia Erp, 4,5 milioni in investimenti sul verde pubblico, 329 milioni per la tramvia, 18 milioni per la viabilità e 5,6 milioni per interventi su soggetti a rischio di esclusione sociale.
Si conferma anche l’invarianza della Tari che anche nel triennio 2018-2020 rimarrà uguale al 2017 (a sua volta invariata rispetto al 2016). “Il fatto di non aumentare le tasse è un segnale importante, così come il fatto che tutti i servizi erogati dal Comune vengono confermati grazie alla buona gestione dei conti” spiega Perra. Che aggiunge “questo comporta che l’amministrazione riesce a garantire tutta la spesa corrente per la tramvia e comporta il finanziamento per il mantenimento del milione e mezzo di chilometri del trasporto su gomma che potevano essere eliminati con la partenza della tramvia grazie all’aumento dell’imposta di soggiorno”. “Il turismo, se da una parte produce esternalità negative per i cittadini, genera introiti che vengono trasformati dall’Amministrazione in servizi che vengono resi alla cittadinanza con il trasporto pubblico, la manutenzione del verde e la conservazione del patrimonio monumentale” ha aggiunto l’assessore al bilancio. Il fondo crediti dubbia esigibilità a legislazione vigente cresce dal 70% previsto nel 2017 all’85%, una crescita che consente di scongiurare l’eventuale indisponibilità di risorse riguardanti le entrate. “Questo è molto importante – ha concluso l’assessore – perché significa che i conti del Comune sono molto solidi”. Questo bilancio è redatto a legislazione vigente e quindi non tiene conto ancora delle eventuali modifiche che, a quanto è noto sono positive e favorevoli al Comune, potranno provenire dall’approvazione della legge di bilancio nazionale del prossimo gennaio, e per le quali il Comune valuterà l’adeguamento con una variazione di bilancio successiva. Approvare entro la fine dell’anno il bilancio di previsione mette in condizione l’Amministrazione di avere certezze circa gli investimenti, le spese correnti e mette nelle condizioni gli uffici di cominciare a lavorare da subito alla programmazione dei servizi e quindi di lavorare bene senza l’applicazione del regime dell’esercizio provvisorio, che da sempre comporta limitazioni tecniche. (sp)

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