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Firenze, i residenti del centro storico tornano a chiedere un piano per la ‘malamovida’

Movida centro storico

Firenze – Il coordinamento dei comitati dei residenti del centro storico di Firenze lamenta che solo una piccola parte delle loro richieste contro la ‘malamovida’ è stata accolta da Palazzo Vecchio.

“A quattro mesi dall’incontro collegiale a Palazzo Medici Riccardi sulla malamovida non una delle nostre richieste è stata accolta, salvo in parte, quella sui tavolini all’aperto. Serve un piano complessivo di contrasto”. Questo è quanto rileva il coordinamento dei comitati dei residenti del centro storico di Firenze, attraverso i portavoce Paolo Ermini e Alessandro Villoresi, al termine di un incontro con l’assessore alla sicurezza urbana Benedetta Albanese.

“E’ stato chiesto all’assessore se il Comune ha finalmente maturato l’intenzione di far rispettare le regole che il Comune stesso si è dato, con il Patto per Firenze sicura e con il regolamento di polizia municipale – fa presente il coordinamento in una nota -. Documenti che prevedono entrambi il rispetto del diritto alla quiete notturna, con indicazioni precise sugli orari in cui ci deve essere rispetto del silenzio, e limiti precisi alla vendita e al consumo all’aperto di alcol”.

Il coordinamento “prende atto con soddisfazione della stretta sui minimarket con sanzioni e chiusure, ma tiene a ribadire che per la malamovida e la sicurezza serve un piano che parta proprio dalla chiarificazione, dalle diffusione e attuazione di norme da troppo tempo ignorate, e che per l’alcol il Comune dovrebbe organizzare una grande campagna sanitaria e culturale che, puntando su personaggi cari ai nostri ragazzi, apra un varco nel muro della sottovalutazione e dell’indifferenza con il coinvolgimento diretto dei ragazzi stessi”. Per il coordinamento, “l’assessore Albanese ha condiviso le nostre preoccupazioni e apprezzato l’approccio. Abbiamo pregato Albanese di tener conto che tra i cittadini non è stata minimamente scalfita la sensazione di essere abbandonati a se stessi”.

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