Firenze – Il Museo della Misericordia di Firenze è rimasto chiuso per due anni a causa della pandemia da Covid.
Inaugurato il 20 gennaio 2016, in occasione del patrono della Misericordia di Firenze, lo spazio museale racchiude le testimonianze della lunga storia dell’istituzione da sempre al servizio degli ultimi e dei bisognosi della città. Tornano quindi visitabili, dal 13 aprile, dal lunedì al sabato compresi, dalle 10 alle 16, le 14 stanze distribuite in circa 560 metri quadri poste al quarto piano della storica sede della Misericordia di piazza Duomo.
Dal 18 aprile, spiega una nota, ripartiranno anche i tour e per i gruppi sono previsti dei pacchetti speciali. Nel percorso museale sono racchiuse le testimonianze di sette secoli di attività, di committenze artistiche, di lasciti e donazioni fino ad ora solo parzialmente visibili al pubblico perché conservate in uffici e archivi della Misericordia di Firenze. Si tratta di una ricca esposizione che racchiude circa 80 pezzi molti dei quali appositamente restaurati per il Museo, tra manoscritti, quadri, stemmi, arredi, oggetti d’uso e manufatti dell’artigianato fiorentino; oltre ad una copia del 1500 dello Statuto dell’Arciconfraternita.
Le sale, cronologicamente ordinate, sono suddivise fra tematiche legate alla storia di Firenze e a quella dell’antica Confraternita, testimoniando un legame che affonda le radici nel 1244. Il patrimonio in mostra è frutto di donazioni di privati e di membri della stessa Confraternita. Nel percorso museale vengono proiettati quattro filmati che, oltre al saluto del provveditore, illustrano la storia della Misericordia di Firenze, il periodo della peste ed i servizi che, oggi, l’Arciconfraternita svolge. Tutti gli introiti del museo sono utilizzati per le opere di carità che la Misericordia di Firenze svolge quotidianamente.