“se nessuno della politica deciderà di metterci la faccia, se non quella che in questi giorni si sta mettendo sui cartelli elettorali, ne prenderemo atto” afferma Dario Salvetti, membro della Rsu ex Gkn, parlando del corteo con cui sabato i lavoratori torneranno a chiedere la discussione della proposta di legge regionale sui consorzi industriali.
Qui, l’intervista in diretta di Chiara Brilli Raffaele Palumbo a Dario Salvetti
“E’ come la spunta verde su WhatsApp, la politica visualizza ma non risponde per il momento, e questo è il clima in cui noi arriviamo al corteo”, per cui “se nessuno della politica deciderà di metterci la faccia, se non quella che in questi giorni si sta mettendo sui cartelli elettorali, ne prenderemo atto”. Lo ha affermato Dario Salvetti, membro della Rsu ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), parlando del corteo di sabato 18 maggio con cui i lavoratori torneranno a chiedere la discussione della proposta di legge regionale sui consorzi industriali. Il corteo prenderà il via nel primo pomeriggio da via Mariti, davanti al cantiere della strage del 16 febbraio dove sono morti in un crollo cinque operai, e si concluderà davanti alla Regione Toscana. All’iniziativa partecipano anche le Rsu della Regione Toscana e di Arpat, che chiedono di appoggiare la proposta di legge presentata dalla Rsu a inizio aprile. “Le lettere di licenziamento non le abbiamo mai ricevute, non sono mai riusciti a fare una procedura di licenziamento corretta, ma ci stanno licenziando non pagando lo stipendio, costringendoci ad andare via”, ha sottolineato Salvetti, spiegando che “siamo in questo momento circa 150” rispetto agli oltre 400 del luglio 2021, quando la Gkn annunciò la chiusura dello stabilimento.
Il Cnca sarà presente il prossimo 18 maggio a Firenze al corteo per difendere la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della ex Gkn e chiedere l’approvazione della legge regionale che sostenga e renda possibile l’attuazione del piano industriale elaborato dal Collettivo di fabbrica insieme alle competenze solidali . “La ripartenza di Gkn come fabbrica socialmente integrata – viene spiegato in una nota – sarebbe una vittoria non solo per le lavoratrici e i lavoratori in assemblea permanente da più di mille giorni, ma per un intero territorio e costituirebbe un precedente a favore di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici. Le comunità accoglienti che promuoviamo nella nostra azione quotidiana si fondano sulla relazione tra il territorio e le persone che quel territorio lo vivono, lo abitano e che di esso si prendono cura. Gkn appartiene al territorio, se ne prende cura come ha fatto durante l’alluvione che ha messo in ginocchio un’intera comunità e come continua a fare con le attività di mutualismo, e contribuisce alla sua vita culturale promuovendo eventi di convergenza culturale e organizzando il Festival di Letteratura Working Class”.