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🎧 Firenze: il  TAR annulla la chiusura di un minimarket e apre una breccia nel Regolamento UNESCO

Firenze minimarket

La mancanza di una copertura di carattere normativo primario: è questa la motivazione con cui il TAR della Toscana ha annullato provvedimento del  Comune di Firenze che aveva ordinato la cessazione dell’attività per un minimarket di Borgo Ognissanti, che ora può riaprire. I giudici amministrativi  hanno bocciato due commi dell’articolo 15 del Regolamento Unesco, aprendo la strada ad analoghi ricorsi .

“Difformità” tra l’articolo 15 comma 1 e 2 del regolamento Unesco,”rispetto al sistema sanzionatorio delineato dalla legge regionale 62/2018”.” Sulla base di questo presupposto il TAR ha sentenziato  l’illegittimità dell’atto di chiusura del minimarket, annullando il provvedimento.

La vicenda risale al 1 ottobre dell’anno scorso, quando, durante un controllo, gli agenti ella polizia municipale  hanno contestato al titolare di aver posto in vendita “bevande superalcoliche senza che il servizio igienico di cortesia per i clienti fosse fruibile e in perfetto stato di pulizia durante l’intero orario di apertura al pubblico”. L’ispezione si  concluse con mille euro di multa e la contestazione della violazione di vari articoli del regolamento Unesco e della legge regionale Toscana 62/2018.

Il titolare del minimarket  presentò ricorso al sindaco, ma per tutta risposta la direzione Attività economiche di Palazzo Vecchio ha avviato il procedimento di chiusura dell’esercizio. Perché il negozio di Borgo Ognissanti era stato sanzionato, per carenze analoghe, anche il 20 giugno precedente. Vedremo est il comune si appellerà al  Consiglio di Stato e cosa deciderà il supremo organo della giustizia amministrativa. Intanto   gli avvocati Barbolini e Bianchini, che difendono il titolare del minimarket riaperto, ovviamente, esultano.

Di sicuro, la sentenza, pubblicata il due agosto, va a rinfocolare il braccio di ferro tra Palazzo Vecchio e i rivenditori di alcolici camuffati da  minimarket, aprendo una breccia anche sul fronte del regolamento Unesco che, stando alle  parole del Tar, pare scavalcare addirittura la Corte Costituzionale.

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