Secondo quanto ripèortato da ANSA, ci sarebbe stato uno scambio reciproco di favori, consistito nell’annullamento illegittimo di multe, tra il funzionario della società partecipata Sas Nicola Raimondo e l’ispettore della polizia municipale di Firenze, Leonardo Toticchi, 62 anni
Un ispettore della polizia municipale di Firenze è stato arrestato, in esecuzione di una misura di custodia cautelare agli arresti domiciliari, nell’ambito dell’inchiesta sui parcheggiatori abusivi e su alcuni dipendenti della società partecipata Sas del Comune di Firenze. Stessa misura è stata applicata, dal gip Antonio Pezzuti, su richiesta del pm Paolo Barlucchi, al funzionario della Sas Nicola Raimondo, che si trovava già ai domiciliari poiché coinvolto nel primo filone delle indagini. I reati contestati, a vario titolo, sono quelli di corruzione, falso e abuso d’ufficio.
Ci sarebbe stato uno scambio reciproco di favori, consistito nell’annullamento illegittimo di multe, tra il funzionario della società partecipata Sas Nicola Raimondo e l’ispettore della polizia municipale di Firenze, Leonardo Toticchi, 62 anni, finiti oggi agli arresti domiciliari nell’ambito del secondo filone dell’inchiesta della procura di Firenze sui parcheggiatori abusivi e su alcuni dipendenti della Sas. Secondo quanto emerso, Toticchi, in qualità di responsabile dell’ufficio verbali di contravvenzione del Comune di Firenze, avrebbe annullato multe fatte dai vigili nei confronti di Raimondo e di persone a lui vicine, compresi alcuni suoi collaboratori.
La stessa cosa avrebbe fatto il funzionario della Sas nei confronti di multe elevate a amici e conoscenti di Toticchi. In una delle conversazioni intercettate l’ispettore della municipale avrebbe definito Raimondo “un tipo accomodante”, riferendosi alla sua disponibilità a cancellare le multe. Tra le contravvenzioni annullate, secondo quanto emerso dalla indagini, anche quelle fatte dagli ausiliari della sosta a veicoli intestati al Comune di Firenze. “Dalle indagini – scrive il gip Angelo Pezzuti nell’ordinanza -, è emerso che Leonardo Toticchi abitualmente restituiva a Nicola Raimondo dei verbali di contravvenzioni, mandandoglieli in buste chiuse, al fine di permetterne l’archiviazione”. In uno dei casi contestati inoltre, l’ispettore Toticchi avrebbe attestato falsamente, anticipandola, la data di ricezione del ricorso per una multa fatto dal fratello di un funzionario della municipale. In altri episodi emersi nel corso delle indagini, Raimondo avrebbe annullato alcune multe nascondendoli nel cassetto della sua scrivania, agendo, sostengono gli inquirenti, su richiesta dei destinatari dei verbali. Tra questi, anche un ex ispettore della municipale e una dipendente comunale.