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Firenze, l’assalto dei capitali stranieri

Firenze, l’assalto dei capitali stranieri è ora sotto gli occhi di tutti. Dopo il recente sequestro di beni per 41 milioni ad un businessman russo, viene fuori una rete di interessi e di affari poco puliti.

Non solo russi. A Firenze i capitali stranieri sono i benvenuti. Dall’Olanda a Singapore, dall’India al Guatemala, dal Brasile a Taiwan. Firenze è una piazza importante e, naturalmente, non tutti gli investimenti provengono da illeciti. Ma naturalmente in una tale messe di opportunità, Firenze diventa una piazza interessante per tutti coloro che hanno la necessità di ripulire soldi sporchi, mescolandosi nella corsa all’investimento che fa bene alla città. I famosi “contenitori vuoti da riempire” perché non ci sono soldi e perché solo gli investitori stranieri ci salveranno. Tutto questo ha esposto Firenze. Oggi è venuto fuori il caso di Alekszej Fedoricsev, magnate  russo accusato in Ucraina di frode, corruzione e riciclaggio. E dove è venuto a riciclare (ammesso che lo abbia fatto)? E che dire di Ashot Khachaturyants. Ancora, grandi interessi nel sport in Russia, alto dirigente del ministero dell’economia e soprattutto ex alto dirigente dell’Fsb, l’ex Kgb, che avrebbe messo al centro dei suoi interessi un quattro stelle in via di Mezzo, pieno centro di Firenze. E il cerchio si avvicina al super presidente. Pensiamo ai re dell’acciaio Alexander Abramov e Alexander Frolov. Secondo l’inchiesta internazionale Cyprus Confidential sarebbero i proprietari de “Il Santo” ed “S4 Stays”, hotel di lusso ancora in centro. 18 milioni di investimenti. Mentre invece il re degli aeroporti – oligarca così noto – che già possiede quote importanti di uno scalo in Toscana starebbe mettendo gli occhi sullo scalo fiorentino. Solo pochi esempi per spiegare anche perché la sindaca Funaro si è detta – ai nostri microfoni – molto preoccupata. P.S. Il Santo è soprannome di Putin, anch’esso ex Fsb.

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