Il capoluogo toscano sede di una delle tre manifestazioni nazionali per il lavoro. “E’ il momento di unire non di dividere e non è il momento di ulteriori fratture sociali”, ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini a Torino
Una volta si sarebbe detto ‘autunno caldo’, oggi il rischio è quello di trovarci alle soglie di un’estate torrida. E non (solo) dal punto di vista metereologico. Con lo sblocco, magari anche solo parziale, dei licenziamenti infatti, la prospettiva è che centinaia di migliaia di lavoratori vengano lasciati a casa. Posti di lavoro persi che si andrebbero ad aggiungere al conto già salatissimo (circa un milione posti persi nel 2020).
Per questo oggi i sindacati sono in piazza insolitamente di sabato. “Ripartiamo, insieme. Con il lavoro, la coesione e la giustizia sociale per l’Italia di domani”: è lo slogan delle tre manifestazioni unitarie di Cgil, Cisl, Uil che si svolgono in contemporanea stamane dalle ore 10,30 a Torino, Firenze e Bari. A Piazza Castello a Torino parlerà il Segretario Generale della Cgil, Maurizio Landini, a Firenze a Piazza Santa Croce il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, a Bari a Piazza della Libertà, il Segretario Generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Sono previsti anche gli interventi di sei delegati sindacali, in ciascuna delle tre piazze, in rappresentanza delle categorie dei lavoratori e dei pensionati. Le piazze dove si svolgeranno le manifestazioni saranno collegate tra loro virtualmente grazie a dei maxi schermi.
“Stiamo chiedendo da settimane di prorogare l’uscita dal blocco dei licenziamenti almeno fino alla fine del mese di ottobre. Dobbiamo scongiurare nuovi licenziamenti che andrebbero ad aggiungersi al milione di posti di lavoro che abbiamo persi negli ultimi 15 mesi. La priorità del paese è di rilanciare il lavoro e gli investimenti, non i licenziamenti”. Così il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra a margine della manifestazione nazionale dei sindacati a Firenze, in piazza Santra Croce, ‘Ripartiamo, insieme. Con il lavoro, la coesione e la giustizia sociale per l’Italia di domani'”.
Oggi mandiamo un messaggio forte unitario al governo alle associazioni datoriali sulla necessità di ripartire insieme. Sollecitiamo il governo a aprire urgentemente una fase di confronto unitario di ascolto e dialogo per rimettere al centro come priorità il lavoro, la crescita, lo sviluppo, la coesione sociale. Una grande discussione per arrivare a negoziare un nuovo e moderno patto sociale per la crescita lo sviluppo e l’equità” ha aggiunto Sbarra .
“E’ il momento di unire non di dividere e non è il momento di ulteriori fratture sociali”, ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini a Torino. “Chiediamo qui oggi che ci sia la proroga del blocco dei licenziamenti. Chiediamo che il governo faccia questo atto di attenzione verso il mondo del lavoro”, ha aggiunto.
“Noi pensiamo che, per quello che riguarda i licenziamenti, sia opportuno prolungare di quattro mesi ancora il blocco, fino ad ottobre” ha invece dichiarato il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, a Bari. “Le tre piazze in Italia, Bari, Firenze e Torino, così partecipate e piene di gente nonostante il caldo, – ha detto – chiedono alla politica e al governo di fare attenzione al lavoro, di far ripartire questo Paese dal lavoro e di dare dignità e rispetto a quei lavoratori a quelle lavoratrici che hanno sacrificato la vita durante quest’anno di pandemia”.
“Quei lavoratori e quelle lavoratrici hanno lavorato – ha rilevato Bombardieri – quando non c’erano i dispositivi di protezione individuale. Per loro oggi noi chiediamo rispetto e chiediamo il blocco dei licenziamenti fino a ottobre”. “Chiediamo una riforma degli ammortizzatori sociali – ha continuato Bombardieri – , chiediamo politiche attive del lavoro, chiediamo un piano di formazione e riqualificazione, chiediamo rispetto per i giovani, chiediamo attenzione sullo sviluppo di questo paese”.