Sono 9 i lavoratori che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro nell’azienda storica fiorentina Pineider. In presidio, questa mattina dalle 10 alle 12, assieme a Filcams Cgil hanno dato voce alla protesta, chiedendo un dialogo con le istituzioni.
Pineider azienda d’eccellenza nell’incisoria, nella stampa a rilievo, e anche nella pelletteria e nell’oggettistica dal 1774 a Firenze, controllata da Rovagnati negli ultimi cinque anni, ha comunicato al tavolo con Filcams Cgil e istituzioni di Bagno a Ripoli l’intenzione di esternalizzare alcune produzioni e creare così 9 esuberi di personale.
In podcast l’intervista a Chiara Liberati di Filcams Cgil e a Stefano Nidiaci, a cura di Lorenzo Braccini.
I lavoratori di Pineider hanno protestato con un presidio di due ore davanti allo storico negozio in Piazza De’ Rucellai. Esternalizzare una parte del personale, altamente qualficato, metterebbe in ginocchio la produzione, secondo i lavoratori presenti questa mattina.
In Italia Pineider conta più di trenta lavoratori. Il grosso, una ventina, sono addetti alla produzione nello stabilimento di Bagno a Ripoli. Oltre al negozio di Firenze, dove impiega tre persone, il marchio è presente anche a Milano e a Roma. Senza contare tutte le sedi all’estero.
Al presidio presente anche l’Anpi, con Stefano Romei che afferma: “Come spesso accade la GKn, la Bekaert, noi diamo un sostegno perchè riteniamo giusta la difesa del posto di lavoro: la prima cosa fondamentale come recita la Costituzione è quella del diritto al lavoro. L’anpi è per l’applicazione della Costituzione, soprattutto per quanto riguarda il lavoro. ”
“Pieno sostegno ai lavoratori della Pineider perchè possano raggiunere il loro obiettivo della difesa del posto di lavoro”, conclude Romei.