Monetiere da 60.000 pezzi torna a brillare a Firenze. Il nuovo allestimento contiene pezzi pregiati e rari. E’ stato possibile grazie al sostegno finanziario di ‘Friends of Florence’.
Al Museo archeologico di Firenze è stato presentato stamani il riallestimento del Monetiere realizzato con il sostegno finanziario della fondazione ‘Friends of Florence’, con una donazione di Laura e Jack Winchester. Lo scopo è di rendere più fruibile al pubblico una delle più grandi raccolte di monete antiche visibili in Italia.
Il Monetiere riunisce circa 60.000 pezzi in oro, bronzo, rame ed elettro, in esemplari che documentano le più belle e importanti emissioni di tutte le città greche, del mondo etrusco e soprattutto di quello romano. Per il nuovo allestimento gli esperti hanno selezionato più di 2.000 esemplari distribuiti in teche corredate di didascalie in italiano e inglese. La raccolta numismatica è ospitata in una delle stanze private di Maria Maddalena de’ Medici, sorella di Cosimo II, oggi decorata con sei arazzi medicei cinque-settecenteschi appositamente restaurati da Lucia Nucci del ‘Polo museale’ insieme ad un team di allieve dell’università di Palermo.
Il nucleo più antico è stato individuato nella collezione di monete e medaglie raccolte da Piero de’ Medici, detto il Gottoso, poi passata al figlio Lorenzo il Magnifico, che la raddoppiò. Di grande interesse la raccolta di Casa d’Este, con ben 252 monete d’oro, recuperate dal cardinale Leopoldo de’ Medici dopo che erano state impegnate al Monte di Pietà di Firenze. Da non perdere la collezione di ‘Casa Savoia’ che nel 1954 la contessina Margherita Nugent lasciò in eredità, a scopo di istruzione pubblica, al ‘Museo archeologico’ di Firenze. Molta attenzione anche intorno al medaglione da 10 aurei di Diocleziano e Massimiano (287 d.C.): un pezzo unico che spicca nella collezione del cardinale Leopoldo de’ Medici.
Grande soddisfazione è stata espressa da Stefano Casciu, direttore del Polo museale della Toscana, da Mario Iozzo, direttore del Museo archeologico, da Fiorenzo Catalli, archeologo numismatico, e da Simonetta Brandolini d’Adda, presidente di Friends of Florence.