A Firenze “possiamo soltanto perdere noi al nostro interno se sbagliamo. Ma sono sicuro che troveremo tutti gli argomenti e tutte le strade per costruire una coalizione forte e trovare una candidatura convincente e largamente unitaria”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine di un evento a Firenze
“Io penso che il centrosinistra a Firenze sia molto forte, ce lo dicono i cittadini, i sondaggi che all’unanimitĂ indicano un apprezzamento al 60% dell’amministrazione della cittĂ , e quindi possiamo soltanto perdere noi al nostro interno se sbagliamo. Ma sono sicuro che troveremo tutti gli argomenti e tutte le strade per costruire una coalizione forte e trovare una candidatura convincente e largamente unitaria”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine di un evento a Firenze, a proposito delle prossime comunali in cittĂ , in programma nel 2024. Sul nome da candidare, ha aggiunto Nardella, “io faccio il sindaco ma non impongo tempi”.
Nardella è intervenuto anche sulla questione dello Stadio. Sul fatto che Arup presenti il progetto esecutivo per la riqualificazione dello stadio Franchi di Firenze entro il prossimo 30 settembre “io non sono ottimista, sono realista. Arup ha un contratto con il Comune di Firenze e deve presentare entro pochi giorni il progetto esecutivo, quindi su questo andiamo” ha dichiarato Nardella, a margine di un evento.
“So che oggi c’è una conferenza stampa di alcuni intellettuali contro la legge sugli stadi, e che è stato annunciata per le 15 – ha aggiunto -. Io ho contribuito a scrivere la legge sugli stadi che poi è stata fatta propria dal governo Letta, credo che sia una buona legge. Poi credo che non basti, non sia sufficiente, e penso che gli stadi italiani siano un patrimonio del Paese”.
Per Nardella “l’Italia è l’ultimo paese occidentale per la qualitĂ ed il livello degli stadi, ci dobbiamo solo vergognare per il livello degli impianti italiani ed il fatto che nessuno si voglia prendere la responsabilitĂ di prevedere anche risorse pubbliche per gli stadi di calcio, il fatto che nessuno si prenda la responsabilitĂ sulla necessitĂ di un piano statale pubblico anche in collaborazione con le societĂ private per riqualificare i nostri stadi, è una colpa gravissima. L’Italia ha un livello degli stadi di calcio che è il peggiore di tutta Europa, e lo abbiamo visto”.
Secondo Nardella il dibattito “estenuante, polemico, sul futuro degli impianti da calcio non serve a nulla. Sono contrario all’idea di smantellare la legge sugli stadi e credo anzi che ci voglia un patto fra il pubblico ed il privato, come hanno fatto in tanti paesi nel mondo, guardate la Germania. Mi dispiace solo che noi lavoriamo in silenzio, e ci rimbocchiamo le maniche e molti altri criticano e fanno polemica, ma non fa parte del nostro modo di lavorare”.