Sab 2 Nov 2024
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ToscanaCronacaFirenze, nasce progetto su make up per ragazze cieche

Firenze, nasce progetto su make up per ragazze cieche

Estetica a misura di chi non vede: “Anche le ragazze cieche devono poter curare il loro aspetto fisico”. Domani conferenza finale del progetto alle Murate

Annodare una cravatta, truccarsi, indossare accessori quali borse e sciarpe. Normale routine per chi vede, ma provate a mettervi nei panni di chi riesce a scorgere solo le ombre o talvolta neanche quelle. Nasce soprattutto dal desiderio delle ragazze ipovedenti di sentirsi uguali alle altre il progetto ‘Dalla cura di sé all’espressione di sé: giovani con disabilità visiva a scuola di immagine’, realizzato dall’Irifor regionale della Toscana e dal comitato giovani Uici Toscana con la collaborazione di svariate realtà quali il Cesvot e il Polimoda.

Sabato 16 dicembre dalle 9,30 alle 12,30 alla biblioteca delle Oblate si svolgerà la conferenza finale dell’iniziativa, alla quale parteciperanno, tra gli altri, il presidente Uic Toscana Antonio Quatraro e l’assessore Sara Funaro.

“E’ stata una bella sfida – dice Quatraro -. Per chi non vede, il make up diventa tutto meno che un piacere. Poi, una persona con disabilità visiva ha bisogno di essere educata anche alla gestualità e alla comunicazione non verbale. Spesso, nelle relazioni, è la prima impressione quella che conta. Di conseguenza, pure chi non vede deve potersi presentare al meglio”.

In concreto, grazie al progetto sono stati realizzati dei video didattici sul make up utili alle giovani e meno giovani con problemi visivi. Si tratta di tutorial che guidano passo passo e che facilitano l’apprendimento dei passaggi da compiere. Si sono poi svolti due workshop sulla moda e sull’abbigliamento, e sulla comunicazione interpersonale e non verbale. Ecco che, grazie alla riproduzione in 3D di alcune espressioni del volto, i ragazzi non vedenti hanno potuto comprendere le espressioni della gioia, ma anche della tristezza e dello stupore.

“Non vedere non significa non potersi prendere cura del proprio aspetto fisico – dice Quatraro -. Di qui l’importanza di far cultura anche su questo tema”.

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