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Firenze: nasce pubblicazione su gallerie d’arte e di antiquariato

gallerie d'arte

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Firenze – Presentata stamani la pubblicazione che ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale delle gallerie d’arte: un mondo ricco dal momento che i luoghi attivi in città sono 64.

Un testo per promuovere la conoscenza di tutto il mondo delle gallerie d’arte contemporanea e d’antiquariato tra i fiorentini e i visitatori. La pubblicazione è stata realizzata con il supporto di Muse ed è stata curata da Carlo Francini, responsabile di ‘Firenze patrimonio Mondiale e Rapporti con Unesco’ del Comune di Firenze, in collaborazione con Ufficio promozione economica e turistica della direzione attività economiche e turismo del Comune. Alla presentazione, oltre a Francini, sono intervenuti l’assessore alle Attività produttive Federico Gianassi e il segretario generale della Biennale di Antiquariato di Firenze Fabrizio Moretti.

“È un volume che è stato curato dall’amministrazione, promuove la conoscenza tra i fiorentini e i visitatori del prezioso mondo delle gallerie d’arte contemporanea e di antiquariato che ci sono a Firenze – ha spiegato l’assessore Federico Gianassi -. Sono gallerie che promuovono la vendita di opere d’arte, contribuiscono nello svolgimento di un’attività economica e lavorativa a diffondere anche il valore della cultura. Sono valori che si collegano in modo inscindibile alla vocazione della città di Firenze, dove c’è bellezza, arte, cultura, saper fare impresa. Credo che questa pubblicazione avrà successo”, ha concluso Gianassi.

“Questa pubblicazione esce in un momento particolarmente importante, nel centenario della morte di Stefano Bardini, antiquario, che morendo lasciò una collezione d’arte imponente nel suo palazzo, che è oggi il nostro museo Bardini – ha spiegato Carlo Francini -. Un’occasione preziosa che riconnette una storia molto legata al nostro essere città, che è quella del commercio dell’arte”.

Per Fabrizio Moretti si tratta di una “occasione molto importante per far conoscere gli antiquari fiorentini di oggi nel mondo, una tradizione che affonda le sue radici in tanta storia della nostra città”.

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