Firenze – perquisizioni in hotel e ristoranti del centro per riciclaggio di denaro sporco. Indagati un cittadino italiano e uno albanese, che avrebbero coinvolto numerosi altri soggetti. Dal 2012 sarebbero riusciti ad acquisire o affittare almeno 31 attività ristorative situate principalmente nel centro storico di Firenze
23 perquisizioni della guardia di finanza, anche con lo Scico (Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata), a Firenze, Livorno e Napoli per un’inchiesta della Dda di Firenze su un’associazione a delinquere finalizzata a “delitti tributari, all’appropriazione indebita, all’autoriciclaggio”. I reati sarebbero stati compiuti con acquisizione o affitto di 31 attività di ristorazione nel centro di Firenze, due alberghi, attività di noleggio auto, e una produzione di birra a Poggibonsi per un valore di denaro riciclato di circa 13,5 milioni di euro.
Secondo quanto si apprende da fonti inquirenti, al momento non sono state disposte misure né sugli indagati né sui beni in loro possesso, ma l’attività investigativa è in corso e sta avendo uno sviluppo con le perquisizioni della guardia di finanza. Un cospicuo numero di accessi è relativo a ristoranti e locali del centro storico di Firenze, acquisiti o presi in gestione fin dal 2012. Sarebbero state acquisite anche le quote di una società di calcio dilettantistica della Campania, menzionata da una nota della procura di Firenze, si tratterebbe – secondo quanto emerge – di una compagine di Ischia (Napoli) nelle cui quote sono stati reinvestiti proventi illeciti. Altro denaro ‘sporco’, invece, è stato anche reinvestito dagli indagati in beni di lusso. Le perquisizioni si svolgono pure con l’impiego di cani, le unità cash dog di Bologna, Rimini e Firenze.
Altre perquisizioni sono in corso in Albania da parte della Procura speciale contro corruzione e criminalità organizzata di Tirana (Spak): sono eseguite a cura dell’Nbi a Valona, nella stessa capitale albanese, Durazzo, Elbasan. I promotori e gli organizzatori del sodalizio criminale sono un italiano e un albanese, ma nel tempo i due hanno coinvolto intorno a loro “numerosi altri soggetti”.