Annamaria Bertazzoni è accusata di abuso d’ufficio e falso ideologico nell’ambito di un’inchiesta che riguarda anche i lavori di ampliamento e ristrutturazione del Museo degli Innocenti
La Procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex direttore generale dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, Annamaria Bertazzoni, accusata di abuso d’ufficio e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale nell’ambito di un’inchiesta che riguarda anche i lavori di ampliamento e ristrutturazione del Museo degli Innocenti.
Il pm Tommaso Coletta ha chiesto il rinvio a giudizio anche per il direttore dei lavori Carlo Terpolilli e per Alessandro Romolini, supporto del Responsabile unico del procedimento (Rup), entrambi accusati di concorso formale in falso ideologico, e per Aldo Fortunati, accusato di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico. Per l’accusa, Bertazzoni, dopo aver affidato al gruppo Ipostudio architetti associati l’incarico della progettazione esecutiva dei lavori, e dopo aver verificato la presenza di errori progettuali, invece di attivare le procedure che prevedevano la soluzione dei problemi a carico del progettista, avrebbe approvato due varianti, con ulteriori spese a carico dell’Istituto degli Innocenti, per un totale di oltre 650.000 euro.
Bertazzoni avrebbe inoltre disposto, con motivazioni risultate false, proroghe temporanee del contratto di appalto per i servizi di documentazione e di quello per la gestione dei servizi di statistica sulle politiche per l’infanzia.