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Firenze; porta a porta in collina, cassonetti intelligenti in città, parte la rivoluzione “città circolare”

“Siamo orgogliosi di questo progetto – ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella – che porterà Firenze ad essere la città più green e più smart tra le città italiane e grazie a un piano che si basa su un investimento importante di oltre 20 milioni di euro che abbiamo deciso di presentare al governo per il Recovery plan”.

Raccolta porta a porta per le aree collinari (25mila utenze coinvolte) e nuovi cassonetti ‘intelligenti’ dotati di un sistema di riconoscimento del cittadino per le zone a più alta urbanizzazione (per 151mila utenze): è su questo doppio binario che si muove il piano per la raccolta dei rifiuti ‘Firenze città circolare’ presentato oggi, che ha l’obiettivo di aumentare la raccolta differenziata dal 53,5% attuale al 70% nell’arco della legislatura, anticipando gli obiettivi di riciclaggio previsti dalle direttive Ue. L’iniziativa, partita lo scorso luglio a Ponte a Ema con il lancio del porta a porta, coinvolgerà progressivamente tutta la città per chiudersi entro il 2022, quando saranno stati cambiati tutti i cassonetti o eliminati quelli presenti nelle zone con il porta a porta. La prossima settimana partirà la consegna dei ‘bidoncini’ nell’area di Castello, per circa 1.200 utenze. La strategia per il centro storico proseguirà sui cassonetti interrati a cui però verrà applicata la stessa tecnologia dei cassonetti ‘intelligenti’. Per le attività commerciali dell’area Unesco, sarà mantenuto il servizio dedicato a domicilio per le raccolte differenziate. I cittadini virtuosi che fanno la raccolta differenziata, è stato spiegato, saranno premiati con sconti sulla Tari, ma anche con premi come, per esempio, biciclette. “Siamo orgogliosi di questo progetto – ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella – che porterà Firenze ad essere la città più green e più smart tra le città italiane e grazie a un piano che si basa su un investimento importante di oltre 20 milioni di euro che abbiamo deciso di presentare al governo per il Recovery plan”. “L’obiettivo di questo piano – ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Cecilia Del Re – è aumentare la qualità e la quantità della raccolta differenziata, oggi siamo al 53%, entro la fine del mandato vogliamo arrivare al 70% della raccolta differenziata e riusciremo a farlo grazie soprattutto al senso di responsabilità di ciascuno di noi, dei cittadini”.

“Il nostro obiettivo è in linea con quello che già la Regione ha deciso, ovvero di superare il termovalorizzatore a Case Passerini e realizzare un impianto moderno per conferire rifiuti non differenziati che possono andare agli altri inceneritori o ai nuovi moderni impianti di produzione di biometanolo: vale a dire impianti che non arrivano a incenerire rifiuti, ma portano la temperatura al punto tale da poter produrre energia. Questi impianti sono stati brevettati da Eni, vedremo se e dove saranno realizzati nella nostra regione”. Così il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano del futuro di Case Passerini a margine di una conferenza stampa sul piano del comune per la raccolta dei rifiuti presentato insieme ad Alia. Il sindaco ha poi aggiunto di voler “buttar giù i due camini di San Donnino che sono il segno del passato e sono anche un obbrobrio a livello visivo, estetico e paesaggistico. Ovviamente San Donnino – ha poi precisato – rimarrà comunque un impianto moderno con una destinazione nell’ambito del piano industriale di Alia”

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