Accusati anche, a vario titolo, del tentato omicidio di Vece, lesioni, resistenza, danneggiamento, oltre che di occupazione di edifici a Firenze.
Si va verso un unico processo per i 40 anarchici attivi a Firenze, indagati e arrestati a vario titolo da procura e digos. Oggi nel corso della prima udienza del processo a Salvatore Vespertino, accusato del tentato omicidio dell’artificiere della polizia di Stato Mario Vece, rimasto gravemente ferito la notte del Capodanno 2017 dall’esplosione di un ordigno artigianale davanti alla libreria Il Bargello di Firenze, la difesa dell’imputato ha chiesto la riunificazione dei procedimenti con l’altro filone.
Sulla richiesta si pronuncerĂ il 12 luglio prossimo la corte presieduta dal giudice Ettore Nicotra, nel corso della prima udienza del processo che vede imputati 39 anarchici, accusati, a vario titolo, del tentato omicidio di Vece, lesioni, resistenza, danneggiamento, oltre che di occupazione di edifici come Villa Panico, San Salvi e La Riottosa.
Stamani, nel corso della prima udienza del processo a Vespertino, il ministero dell’Interno ha chiesto di costituirsi parte civile. Analoga richiesta è stata fatta dal sindacato di polizia Siulp, attraverso il suo legale Massimiliano Annetta. Le richieste si aggiungono a quelle giĂ avanzate dai legali dell’artificiere ferito, della libreria Il Bargello e di Casapound.