Firenze, secondo quanto emerge dal quarto e ultimo report della campagna di ascolto ‘Firenze prossima’, redatto da Agenzia Lama: Stadio, Campo di Marte, Cure-Faentina, Coverciano, Gavinana, viale Europa-Sorgane, Isolotto e Settignano: sono i rioni a Firenze che ottengono i livelli di soddisfazione più alti per la qualità della vita, sfondando il tetto del 90% di apprezzamento.
La campagna di ascolto ‘Firenze prossima’, redatto da Agenzia Lama, ha analizzato i dati suddivisi per rioni in vista dell’adozione del nuovo Piano operativo.
L’analisi mostra che la soddisfazione scende per i rioni di Brozzi-Quaracchi-Le Piagge, Santa Maria Novella, San Marco, Rovezzano e Peretola. Sulla sicurezza le maggiori criticità si registrano nei Quartieri 1 e 5: l’area più difficile è quella più vicina alla stazione di Santa Maria Novella, alla Fortezza e a San Marco.
Per quanto riguarda la mobilità le aree dove ci si sposta a piedi più spesso sono Fortezza, Ponte Vecchio (40%) ma anche Statuto (39%) e Ponte a Greve, che ottiene il dato più alto a livello cittadino (43%). Sulle aree verdi è nel quartiere 1 che si registra il livello di soddisfazione più basso: meglio le aree intorno a Cascine o la zona di Boboli e piazzale Michelangelo. Livelli minimi a Peretola e nell’area Brozzi-Quaracchi-Le Piagge sulla qualità dell’aria mentre le zone di Castello e Firenze Nova presentano livelli elevati di soddisfazione.
Sul fronte della mobilità emergono differenze a livello rionale: in tema di marciapiedi e aree pedonali, i giudizi più critici riguardano ad esempio le zone di Santo Spirito e San Marco nel Q1. Soddisfazione nelle zone servite dalla tramvia per i trasporti pubblici urbani.
Tra le trasformazioni più gradite il nuovo Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Q1), la nuova scuola Dino Compagni (Q2), la riqualificazione di piazza Elia Dalla Costa (Q3), il nuovo bypass di Mantignano (Q4) e il murales dedicato a Nelson Mandela (Q5).
Per l’assessore all’urbanistica di Palazzo Vecchio Cecilia Del Re “i dati confermano il valore e la forza che la città policentrica può rappresentare per Firenze, specie in chiave post pandemia. Alla fase di ascolto seguirà il percorso partecipato vero e proprio, che sarà realizzato attraverso incontri pubblici con cittadini e soggetti collettivi”.