Firenze, la ragazzina di 17 anni aggredita mentre stava andando a scuola, cambia l’ipotesi di reato. Non più tentata violenza ma tentata rapina.
Lo scorso 4 ottobre, una ragazzina di 17 anni, mentre stava andando a scuola venne aggredita. Ad oggi è cambiata l’ipotesi di reato.
Ricordiamo che lo scorso 7 ottobre fu anche il consigliere Matteo Chelli a denunciare la presunta aggressione sessuale tramite un post Facebook in cui dichiarava, come riportato dal quotidiano La Nazione: “Ho ricevuto una telefonata che non avrei mai voluto ricevere da parte di una mamma. In lacrime mi ha raccontato che sua figlia è stata aggredita sotto il portone di casa in zona Ponte di Mezzo mentre stava recandosi a scuola. L’autore del fatto l’ha gettata a terra con il chiaro intento di violentarla. È stata la forza di questa ragazzina (appena diciassettenne) che l’ha portata a gridare con tutto il fiato che aveva in gola per cercare di attirare l’attenzione. E così è stato: un compagno di classe che abita poco distante, sentendo le urla lancinanti, ha avuto la prontezza, la freddezza e il coraggio di correre giù dalle scale e contemporaneamente avvisare i Carabinieri, riuscendo a far desistere il soggetto in questione. Tutto è stato denunciato alle autorità competenti che mi auguro riescano quanto prima ad assicurare alla giustizia il responsabile, purtroppo fuggito”.
Le indagini portate avanti dall’arma dei carabinieri hanno fatto emergere nuovi fatti secondo i quali si è portato all’esclusione di un’aggressione a scopo sessuale.
Secondo quanto ricostruito la ragazzina di 17 anni era uscita di casa e si stava incamminando verso la sua scuola, quando fu avvicinata da uno sconosciuto. L’aggressore, da quanto riportato nel comunicato ansa, “ha cinto la ragazza con le braccia, facendola anche cadere per terra, l’ha bloccata con il proprio peso, nell’evidente tentativo di sottrarle il cellulare, e forse, altri oggetti”.
L’uomo è fuggito subito, dopo l’immediata reazione della ragazzina e dei passanti che hanno assistito alla scena. L’iniziale ipotesi di violenza sessuale era stata presa in considerazione dai carabinieri che hanno seguito tutte le piste prima di arrivare alla conclusione che si trattasse di una tentata rapina.