Sono almeno due le rapine messe a segno la notte tra sabato e domenica scorsi tra il centro storico ed i viali di Firenze da un uomo armato di bottiglia. Vittime, in entrambi i casi, giovani donne (tra le quali una minorenne) che stavano passeggiando in strada e che, a seguito delle aggressioni, hanno riportato lesioni con prognosi dai 10 ai 25 giorni.
La polizia si è messa subito sulle tracce del rapinatore ed in meno di due ore ha rintracciato e fermato il presunto autore dei reati, un 26enne, che è finito in carcere.
La prima rapina, in ordine cronologico, è avvenuta intorno alle 1.30 in via del Melarancio. Gli agenti delle volanti della questura hanno trovato la vittima, una 17enne, a terra, ferita al volto, circondata da frammenti di vetro. La ragazza ha raccontato ai poliziotti che stava camminando con un’amica in direzione di piazza dell’Unità Italiana quando le si è avvicinato alle spalle un uomo che l’ha colpita in pieno volto con una bottigliata. Approfittando della sua caduta, l’aggressore ha rubato la borsetta a tracolla della ragazza e si è dato alla fuga in direzione di via dell’Amorino.
Con le iniziali descrizioni raccolte sull’uomo, le volanti, coordinate dalla sala operativa della questura, si sono movimentate alla ricerca del rapinatore che nel frattempo, circa un’ora dopo, ha colpito nuovamente con la stessa modalità.
Questa volta è accaduto in via Fratelli Rosselli, angolo Guido Monaco: tre ragazze tra i 21 e i 22 anni stavano passeggiando intorno alle 2.30 quando sono state aggredite da quello che la polizia ritiene essere lo stesso uomo di via del Melarancio, un ragazzo con un giubbotto bicolore e una vistosa cicatrice sul volto. Le vittime, appena scese dalla tramvia, avevano attraversato via Fratelli Rosselli quando, anche in questo caso, il rapinatore si è avvicinato da dietro con una bottiglia in mano. In un attimo l’uomo ha assalito una delle ragazze, colpendola con una bottiglia sulla testa e al volto, per poi aggredire anche una delle altre giovani che aveva tentato di aiutare la ragazza. Il rapinatore è riuscito così a estorcere prima il portafogli e, in un secondo momento, il telefonino dalla prima ragazza aggredita.
Le volanti hanno continuato le ricerche fino a quando una pattuglia ha avvistato in piazza Stazione un uomo perfettamente corrispondente alle descrizioni dell’aggressore. Dopo aver proceduto con i dovuti controlli, gli agenti hanno trovato i segni di una colluttazione sul corpo dell’uomo e il giubbino sporco di sangue.
A chiudere il cerchio ci sono poi i riconoscimenti delle vittime, nonché le immagini della videosorveglianza cittadina che hanno ripreso le scene delle rapine e la fuga dell’aggressore.
L’uomo, un cittadino di 26 anni, è finito in manette gravemente indiziato di delitto ed è stato accompagnato al carcere di Sollicciano a disposizione del gip del Tribunale, che nella giornata di ieri ha convalidato il fermo ed applicato nei confronti dell’indagato la misura cautelare della custodia in carcere, richiesta dalla Procura della Repubblica di Firenze.