Oggi 26 maggio, a 26 anni dalla strage di via dei Georgofili avvenuta la notte del 27 maggio 1993, Firenze ricorda l’autobomba fatta esplodere dalla mafia che causò la morte di Angela Fiume e Fabrizio Nencioni e delle loro due piccole figlie Nadia e Caterina e di Dario Capolicchio, fece 41 feriti e provocò danni al patrimonio artistico.
Il programma, organizzato dall’Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili con la Regione Toscana, insieme a Comune e CittĂ Metropolitana di Firenze e Miur, prevede incontri con gli studenti del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze giĂ dalle 11, in Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Giunta regionale.
Alle 16.30, nella stessa sede, convegno con l’assessore regionale alla legalitĂ , la prefetta di Firenze Laura Lega, il procuratore aggiunto di Firenze Luca Tescaroli, rappresentanti del Miur, studenti del Leonardo da Vinci, Giovanna Maggiani Chelli per l’Associazione di via dei Georgofili e l’avvocato di parte civile nei processi per le stragi del 1993, Danilo Ammannato.
Alle 21 commemorazione in piazza della Signoria (o in Palazzo Vecchio in caso di pioggia), con i ragazzi sempre del Leonardo da Vinci che si esibiranno in una performance musicale, il saluto delle istituzioni, l’intervento dell’Associazione e la messa in scena dei ”Pagliacci” di Leoncavallo. Alle una di notte un corteo si muoverĂ infine per andare a deporre una corona di alloro sul luogo dell’attentato, nell’ora esatta in cui la bomba esplose.
Domani, 27 maggio, alle 8.30, il Gonfalone di Firenze renderĂ omaggio alla famiglia Nencioni nel cimitero della Romola. Mezzora dopo, alle 9, un cuscino di rose sarĂ deposto sulle tomba di Dario Capolicchio a Sarzana. Ricorderanno la strage anche gli Uffizi con una mostra speciale, dal 26 maggio al 2 giugno, delle due opere, ”Concerto” e ”I giocatori di carte” di Bartolomeo Manfredi, devastati dalla autobomba e poi restaurati, e con la giornata straordinaria di ingresso gratuito al museo il 26.
“Abbiamo scelto per la prima volta di aprire gli Uffizi gratuitamente in modo da poter ricordare tutti insieme la drammatica notte di 26 anni fa – spiega il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt -, gli Uffizi vogliono fare la loro parte nel compito fondamentale di tener viva la memoria della tragedia vissuta”, soprattutto “per le giovani generazioni che allora non erano ancora nate. Proprio a loro vogliamo lanciare un appello: non dimenticate mai gli orrori del passato, e sbarrate sempre la porta alla criminalitĂ organizzata, in qualsiasi forma essa vi si presenti”.