L’obiettivo è scongiurare nuovi incidenti ferroviari come quello del 17 aprile scorso, quando all’altezza del bivio Olmatello si urtarono due treni merci e due macchinisti rimasero feriti. Per questo il gip del tribunale di Firenze ha convalidato il sequestro degli scambi, in prossimità della stazione di Firenze Rifredi.
La situazione, da quella sera, in quel tratto di binario a Firenze Rifredi è rimasta invariata. E in attesa degli interventi correttivi da parte di Rfi, il provvedimento di sequestro degli scambi appare necessario per evitare che i deviatoi continuino ad essere utilizzati. Ma, aggiunge il giudice, il sequestro dei deviatoi non preclude l’utilizzo dei binari. Sono configurabili, per il gip, i reati di pericolo di disastro ferroviario e di lesioni colpose in danno dei due dipendenti di Mercitalia Rail s.r.l. alla guida del treno merci.
Poi in merito alla cause della collisione che ha portato al sequestro degli scambi, il gip come la Procura punta il dito sul malfunzionamento del sistema Acei di Firenze Rifredi, l’apparato centrale elettrico che comanda itinerari, governa la circolazione dei treni, il funzionamento degli impianti di segnalamento e predispone gli itinerari dei treni. Inoltre, fa sapere la Procura con una nota di aver lo scorso 29 maggio “comunicato a Rfi ed a tutti gli Enti preposti alla sicurezza ferroviaria l’esito degli accertamenti preliminari, invitando a verificare se problematiche analoghe a quelle rilevate nel sistema Acei di Firenze Rifredi possano verificarsi anche su tratti di binari altrove collocati”.