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Firenze: ritardo nel bilancio di previsione, è polemica in Consiglio comunale

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Il ritardo della discussione del Bilancio provvisorio causa discussioni politiche in Palazzo Vecchio e l’esercizio provvisorio per le prime settimane del nuovo anno, quando sarà discusso in Consiglio Comunale.

E’ ormai quasi certo che per le prime settimane del prossimo anno scatterà il Bilancio provvisorio. Poi il documento arriverà in Consiglio comunale dove sarà discusso e votato. Ma la questione non va giù alle opposizioni. Da qui schermaglie e polemiche politiche tra maggioranza ed opposizione che non dovrebbero trovare riscontri concreti. In sostanza la maggioranza ha chiesto di restringere i tempi di discussione, da 25 a 20 giorni. In questo caso la presentazione, la discussioni e la votazione si sarebbero svolte entro il 31 dicembre. Ma le opposizioni hanno detto no. Durante la Conferenza dei capigruppo in Consiglio comunale infatti la proposta portata avanti dal Pd e da Avs ha trovato la contrarietà di Dimitri Palagi di Sinistra progetto comune. Tutto slitta dunque al primo Consiglio comunale del 2025, previsto per metà gennaio. Inevitabile dunque per le prime settimane dell’anno l’esercizio provvisorio. Il capogruppo del Pd Luca Milani accusa Palagi di non fare il bene della città. Palagi ribatte di aver bisogno di tempo per visionare nel dettaglio il bilancio. Non è come potrebbe sembrare una questione di lana caprina. Collegata al bilancio c’è infatti una delibera di razionalizzazione delle partecipate, dunque parliamo anche di Alia-Multiutility. A dire no anche Angelo Sirelli di Fratelli d’Italia. Anche per quest’ultimo la questione è politica e non soltanto amministrativa. Così come Cecilia Del Re, che ha ricordato che anche i Quartieri hanno diritto di visionare il bilancio con i tempi dovuti. A parte dunque lo slittamento della votazione del primo bilancio di Sara Funaro sindaca, possiamo aspettarci un inizio anno rovente in Palazzo Vecchio, dove la questione della multiutility sarà oggetto di discussioni molto accese ed insieme dovrà trovare una sintesi a prescindere dalle prossime tornate elettorali.

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