Don Alessandro Santoro, stamani al “digiuno-staffetta” di solidarietà con i migranti organizzato dalla Comunità delle Piagge, ha dichiarato: “Questo Governo tradisce i principi costituzionali, è complice e responsabile di questi morti e di questo insano piacere nel lasciare in mezzo al mare persone che vengono qua per ritrovare una dignità perduta”.
Don Santoro ha parlato così oggi a Firenze davanti alla prefettura, durante un’iniziativa appendice della protesta in corso dal 10 luglio davanti a Montecitorio, promossa, tra gli altri, da padre Alex Zanotelli.
Una manifestazione, ha spiegato, che nasce per scuotere “le coscienze, perché le persone possano avere il coraggio di ribellarsi a questo lessico assurdo che un ministro sta utilizzando, e per uscire da questa logica di insicurezza e di paura che ci è stata buttata addosso”.
“Ci rifacciamo ai principi del Vangelo, di un’accoglienza vera e profonda – ha spiegato il sacerdote – e agli articoli della Costituzione italiana: l’articolo 2 e l’articolo 10 che io vorrei che il ministro e il Governo potessero rileggersi tutti i giorni, come un monaco fa con i salmi”.
La critica è anche verso il governo precedente, per l’accordo con la Libia, a causa del quale “non sappiamo quante persone lì stiano morendo e vengano torturate”, ha detto ancora don Santoro, “e ora quelle che riescono a liberarsi da questa assurda prigionia, vengono fermate in mezzo al mare”.
“Sono d’accordo – ha concluso – che la questione riguardi tutta l’Europa, ma c’è qualcosa che viene prima: il dovere di accogliere queste persone. Poi possiamo ragionare con l’Europa su come governare questo processo irreversibile, ma prima di tutto bisogna smettere con queste prove di forza che hanno il sapore degli anni ’30 del secolo scorso”.