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🎧 Firenze, sciopero fantasma dei tassisti, la prefetta Ferrandino: “è astensione dal lavoro”

Taxi e Ncc

A Firenze, lo sciopero fantasma dei tassisti, in guerra con gli Ncc, sarà portato all’attenzione della Commissione di garanzia per l’esercizio del diritto di sciopero dalla prefetta, Francesca Ferrandino. “È importante – dice – che tutto rientri nelle disposizioni normative che regolamentano la libera concorrenza, che scongiurano la concorrenza sleale, e garantiscono il diritto alla mobilità di tutti”.

I segnali di questa insofferenza corrono già da tempo, addirittura dalla giunta Nardella. La piazza di Firenze è al centro di una guerra silenziosa che sta producendo un rumore mediatico importante e reazioni a tutti i livelli della città, istituzionale e cittadino. L’arrivo di Uber ha scatenato le proteste dei tassisti che ora, al posto delle parole, scelgono i fatti, uno sciopero camuffato che anticipa quello già in calendario del 24 aprile prossimo.

Sbotta la prefetta, Francesca Ferrandino, al termine del Cosp, che il rifiutarsi di servire i turisti in coda a Santa Maria Novella, tirando a dritto, equivale a un’astensione collettiva dal lavoro non sorretta dalle norme sindacali, motivo per cui invierà alla Commissione di garanzia sugli scioperi un rapporto per chiarire la natura giuridica di questa scelta e fare poi i passi dovuti.

Dal canto loro, i tassisti continuano a negare con risposte che sviano dalla questione e non rivendicano l’iniziativa che, prosegue Ferrandino, “sta colpendo soprattutto le fasce deboli della popolazioni come chi deve recarsi in ospedale”. Monta parallelamente, in consiglio comunale, la discussione sollevata dal consigliere Dmitrij Palagi che chiede chiarezza all’assessore alla mobilità Andrea Giorgio e invita all’assunzione di responsabilità.

Il nodo è anche quello dell’obbligo degli NCC di partire dalla propria autorimessa nel Comune che ha rilasciato l’autorizzazione al servizio. La risposta sta “in una disciplina in continua evoluzione”, risponde l’assessore, “serve una definizione di concerto con Pm e avvocatura”. Da parte di Palazzo Vecchio, ad ogni modo, chiosa Giorgio, “massimo ascolto e attenzione per entrambe le categorie” ma la verità, dice, è che “la questione dovrebbe essere risolta a livello nazionale”.

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